Vino biologico: nel 2021 almeno un italiano su due l’ha consumato

Uno studio redatto da Nomisma rivela che il 51% degli italiani ha consumato del vino biologico nel corso del 2021.

Vino biologico: nel 2021 almeno un italiano su due l’ha consumato

Almeno un italiano su due o, per essere più precisi, il 51%, ha avuto occasione di consumare un calice di vino biologico nel corso dell’ultimo anno. È quanto emerge da un’indagine redatta da Nomisma per conto di FederBio e AssoBio e presentata al Vinitaly di Verona in occasione di una conferenza su questo settore del mondo vitivinicolo.

Il vino biologico

Settore che, di fatto, gode di una continua crescita grazie anche agli apprezzamenti da parte dei consumatori, che sembrano riconoscere al vino bio valori più elevati rispetto a quello prodotto con metodi convenzionali. Lo studio sottolinea inoltre come il canale preferito per l’acquisto di questa tipologia di vino sia il supermercato (46% dei casi – mettendo tra l’altro a segno un valore complessivo delle vendite di 46,5 milioni di euro, in crescita del 3,7% su base annuale), seguito da enoteche (19%) e dagli acquisti diretti dal produttore/in cantina (15%), con i negozi alimentari specializzati in prodotti biologici (10%) che chiudono la classifica insieme agli acquisti online (8%).

A trainare le vendite sono soprattutto i vini fermi e frizzanti che costituiscono l’86% delle vendite totali con un valore di 40,1 milioni di euro (+3,7% rispetto al 2020); con il Prosecco che in particolare si distingue per essere il vino bio più venduto in assoluto con più di 5 milioni di bottiglie. Seguono poi il Nero d’Avola (2,9 milioni di euro) e Montepulciano d’Abruzzo (2,6 milioni di euro) e poi Pecorino (1,9 milioni di euro) e Chianti (1,7 milioni di euro).