Vino: export a +13%, ma la crisi energetica mette a rischio il 2022

L'Unione Italiana Vini avvisa: la crisi energetica può mettere a dura prova l'export del vino italiano, dopo un anno molto buono.

Vino: export a +13%, ma la crisi energetica mette a rischio il 2022

Grandi risultati per l’export del vino italiano che, nonostante le molte difficoltà del periodo, chiude il 2021 con un + 13% rispetto all’anno precedente. Un risultato che porta a chiudere l’anno per la prima volta sopra i 7 miliardi di euro. Ora però il problema dietro l’angolo è quello della crisi energetica: le previsioni parlano di un rincaro medio a carico delle aziende del 10% a bottiglia a causa di una “tempesta energetica” che peserà per 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi, tra aumenti di bollette, materie prime e trasporti.

Cifre che, se confermate dai fatti e non calmierate da un intervento del Governo, possono certamente mettere a seria prova il comparto. A diffonderle, lanciando l’allarme, è l’Unione italiana vini (Uiv), che rappresenta l’85% delle esportazioni italiane del settore, e che prevede forti ripercussioni della crisi energetica nel commercio con l’estero.

Vino orange; vino macerato

“Il decreto licenziato dal Governo la scorsa settimana non basta, nel breve periodo andrebbe affiancato dal taglio dell’Iva sulle bollette e da misure per calmierare anche il costo del gas, non previste dal testo. In ottica di risparmio, nel medio periodo la parola chiave per un settore che è un buon consumatore di energia è quella degli investimenti. Macchinari più efficienti in vigneto e in cantina, autonomia energetica con fonti rinnovabili, materiali più sostenibili sono gli strumenti sui quali le aziende puntano. In tal senso, nuove opportunità arriveranno con il capitolo agricolo del Pnrr che prevede un budget di oltre 2 miliardi di euro per questo tipo di azioni. Chiediamo pertanto al ministro Patuanelli – ha affermato il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti – quali siano le tempistiche di attuazione dei primi investimenti del Pnrr e degli incentivi su parco solare, innovazione e meccanizzazione”.