Vino, i rincari a energia e materie prime costeranno 1,1 miliardi alla filiera italiana

I rincari a energia e materie prime costeranno più di 1,1 miliardi di euro alla filiera del vino italiano.

Vino, i rincari a energia e materie prime costeranno 1,1 miliardi alla filiera italiana

Ve l’avevamo accennato: bene (anzi ottimo) per il 2021, ma la navigazione verso il 2022 si preannuncia burrascosa come non mai. Gli esosi rincari ai costi dell’energia e delle materie prime, infatti, presenteranno alla filiera del vino italiano un conto da più di 1,1 miliardi di euro; una batosta che di fatto rischia anche di compromettere la competitività futura sui mercati internazionali.

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È quanto emerge da uno studio redatto da Censis- Alleanza Cooperative Agroalimentari, che è giunto ai risultati di cui sopra basandosi sul fatturato del 2021 (di 13,6 miliardi di euro) e calcolando la variazione del 10,5% dei costi di produzione registrata tra febbraio 2021 e 2022. Come vi abbiamo accennato, a contribuire maggiormente all’incremento dei costi sono i rincari ai carburanti (+38,3%), all’elettricità (+16,7%) e ai lubrificanti (+70%), ma anche i fertilizzanti e i concimi necessari alla coltivazione non sono da meno (+32,3%). E tutto questo senza tenere conto del nodo alla reperibilità e all’approvvigionamento dei materiali, che a oggi rappresenta ancora una grande incognita. La soluzione, proposta dal Coordinatore Vino di Alleanza, Luca Rigotti, è quella di implementare nuovi strumenti “per cercare di mitigare gli effetti della crisi e non perdere ulteriori margini di competitività”, mentre l’Unione Europea dovrebbe intervenire per “mettere un tetto condiviso al prezzo dell’energia e del gas, valutando la possibilità di svolgere il ruolo di acquirente unico sul mercato”.