Vino, il Prosecco è sempre più internazionale: +30% sull’export

Nel corso del 2021 l'export di Prosecco è cresciuto del 30% e ha portato la bollicina veneta in più di 150 Paesi nel mondo.

Vino, il Prosecco è sempre più internazionale: +30% sull’export

Che il Prosecco fosse la locomotiva trainante dell’export di vino italiano non è di certo un segreto: basti dare un’occhiata ai dati Istat dello scorso novembre dove emergeva che la bollicina veneta rappresenta un sesto delle esportazioni complessive. Un dominio che, di fatto, continua a crescere: secondo quanto reso noto dal relativo Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Controllata, il Prosecco ha chiuso il 2021 mettendo a segno una crescita del 25% sulla produzione e del 30% sulla quota export.

prosecco

Lo stesso report in questione sottolinea anche che circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie di Prosecco Doc vendute nel corso dell’anno scorso (che, per la cronaca, segnano un’ulteriore crescita del 25% su base annua) hanno di fatto varcato i confini dello Stivale per poi approdare in più di 150 Paesi differenti. A guidare la classifica dei più affezionati alla bollicina leggera c’è il Regno Unito (24,5% del totale export con un + 6% sul 2020), seguito dai cugini d’oltreoceano negli Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44% su base annua), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia (5,6% sull’export e +34%).

Per citare le parole del presidente del Consorzio di Tutela, Stefano Zanette, si tratta di dati decisamente “impressionanti”, anche se occorre ricordare che “il successo della nostra denominazione non sta nei numeri” bensì “nel fatto che essi confermano la lungimiranza delle scelte operate dal nostro sistema produttivo che attraverso l’assemblea e il Consiglio ha fatto scelte coraggiose e originali, per le quali oggi veniamo considerati come un riferimento dalle Do italiane”.