Vino, in arrivo aumento dei prezzi, e non per colpa della guerra

L'allarme dell'Uiv, Unione Italiana Vini, è legato all'aumento dei prezzi di vetro e carta più che alla guerra in Ucraina.

Vino, in arrivo aumento dei prezzi, e non per colpa della guerra

La crisi e il probabile aumento dei prezzi nel mondo del vino sono legati alla variazione dei costi dei materiali di produzione più che alla guerra in Ucraina: questo però non vuol dire che il problema non esista. Si tratta sempre di crisi congiunturale e non strutturale, ma in seguito a un tavolo commerciale internazionale con più di 70 aziende del settore, arriva l’allarme dell’Unione italiana vini (Uiv). Succede che i produttori di vetro, per esempio, stanno comunicando aumenti fino al 15% per i contratti relativi al 2022, che si aggiungono a quelli di grandezza analoga già verificatisi a fine 2021. Inoltre non garantiscono la certezza delle forniture, e situazioni analoghe si stanno avendo per la carta, i cartoni, le gabbiette di alluminio per gli spumanti.

Prima o poi, avverte Uiv, questi aumenti si trasformeranno in incrementi di prezzo dei vini a listino. Il consigliere Uiv e coordinatore del tavolo, Alessandro Botter, ha annunciato che già “le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti comunicando un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, perché non ci sono più i margini per riuscire a lavorare”.

vino pere

Sembrerebbe un modo per mettere le mani avanti nei confronti dei consumatori, ma i produttori di vino sono i primi a non essere contento dato che temono ripercussioni soprattutto sull’export, soprattutto nel segmento popular. Dichiara l’associazione di categoria: “In questa delicatissima situazione è fondamentale riuscire a fare squadra con il mondo della distribuzione per cercare di ridurre per quanto possibile il peso sul consumatore finale e allo stesso tempo evitare che tutto il peso della contingenza ricada sulle spalle delle imprese del vino”.