Vino, la barolista Sara Vezza unica italiana tra le migliori vigne biologiche europee

Sara Vezza, barolista di Monforte d'Alba, è l'unica finalista italiana degli Ue Organic Awards, che premiano le migliori vigne biologiche.

Vino, la barolista Sara Vezza unica italiana tra le migliori vigne biologiche europee

Sara Vezza, barolista di Monforte d’Alba (provincia di Cuneo) è una dei tre finalisti del premio Ue Organic Awards, un concorso organizzato dalla stessa Unione Europea nel tentativo di dare visibilità e premiare la aziende più virtuose nell’ambito del vino e delle vigne biologiche. Vezza è, a tutti gli effetti, l’unica italiana in finale: è stata scelta come rappresentante della sua categoria, Best Organic Farmer, da una giuria speciale dell’Unione Europea insieme all’austriaca Katharina Lichtmannsperger e alla spagnola Nazaret Mateos Alvarez; con la vincitrice assoluta che sarà annunciata il 23 settembre in quel di Bruxelles.

L’azienda Sara Vezza, anche proprietaria del brand Josetta Saffirio, ha ottenuto la certificazione del CCPB, metodo biologico che di fatto prevede l’utilizzo in vigna di soli prodotti di copertura – quali rame e zolfo, per intenderci – delle malattie fungine pericolose per la pianta: ne consegue che, come avrete potuto intuire, non è ammesso l’impiego di pesticidi, insetticidi e diserbanti. La stessa Vezza ha voluto raccontare cosa l’ha portata a intraprendere questo cammino di sostenibilità: “Ai tempi dei miei nonni si risparmiava perché non c’erano soldi” spiega. “Oggi è necessario risparmiare risorse perché sono limitate. E non solo l’acqua e l’energia, ma tutte le materie prime”.

“Alla mia generazione tocca un cambio di mentalità per ritornare a scelte sostenibili e a un’economia del non-spreco” continua. “Recupero delle acque utilizzate in cantina, risposte dalla genetica su cloni resistenti alla siccità, agricoltura di precisione che riduca i consumi idrici allo stretto necessario”.