Vino, la produzione di Grillo cresce del 26% su base annua

Le bottiglie di Grillo prodotte nell'ambito della vendemmia 2021 sono cresciute in numero del 26% su base annua.

Vino, la produzione di Grillo cresce del 26% su base annua

Più di 21 milioni di bottiglie, equivalenti a una crescita del 26 per cento su base annua: questi i numeri della vendemmia 2021 del Grillo Sicilia Doc, che di fatto chiude l’annata con risultati complessivi più che soddisfacenti, che per l’appunto lo confermano come uno dei vini che, nell’ambito del contesto nazionale, hanno conosciuto maggiore crescita negli ultimi anni.

Come ha spiegato lo stesso Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, quello del Grillo può essere considerato “un proprio caso di successo” tanto sul mercato interno che internazionale e che di fatto si erge tra i principali alfieri del vigneto siciliano. Non a caso, infatti l’enologia della Trinacria vanta il vigneto più grande d’Italia – circa 98 mila ettari -, in grado di competere per mole con quello tedesco e di ergersi su quello neozelandese triplicandolo. Tornando al nostro Grillo, stando ai più recenti studi scientifici la sua origine può essere tracciata a un fortunato incrocio tra Catarratto bianco e Zibibbo Moscato di Alessandria: la storia vuole che questo matrimonio sia stato voluto dal barone Antonio Mendola che divenne famoso per aver realizzato, nel corso della seconda metà dell’800, numerosi incroci tra i cosiddetti “genitori” del Grillo, ottenendo così  il Moscato Cerletti e il Catarratto Cerletti.

“Oggi la Sicilia è la prima regione in Italia per superficie vitata in biologico” si legge nella nota emessa dal Consorzio per annunciare la crescita produttiva. “Da sempre, la Sicilia rappresenta il crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente: ogni bottiglia offre un’esperienza globale, figlia anche di una eterogeneità territoriale che non esiste altrove, in grado di evocare un ricco mosaico di cultura, natura e sapori”.