Il vino potrebbe presto diventare materia di studio per i giovani studenti di scuole medie e licei in tutta Italia. È questa la proposta portata in Parlamento dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e dal presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato Dario Stefàno.
Nello specifico, all’interno del piano di studio verrebbe inserite una nuova materia chiamata “storia, cultura e civiltà del vino”. “Il patrimonio enogastronomico italiano – osserva Brunetta nella proposta – è parte integrante del più ampio patrimonio culturale, storico e artistico del nostro Paese […] la porta di accesso più immediata ad un territorio, la prima esperienza attraverso la quale il viaggiatore cerca un contatto con la cultura e le tradizioni del luogo”.

Inoltre il vino è anche “fonte di lavoro – osserva nella sua proposta Stefàno – occupazione e reddito e, pur appartenendo alle nostre antiche radici identitarie, si presta in modo mirabile alla innovazione e a svolgere la funzione di potente fonte di investimento per le giovani generazioni”.
Un’iniziativa del genere all’interno delle scuole italiane avrebbe ovviamente un costo: secondo le stime di Brunetta e Stefano si tratta di circa 15 milioni di euro l’anno.
Fonte: Repubblica.it