Vino, viticoltore francese chiede di autorizzare l’editing genetico

Il viticoltore francese André Baniol ha chiesto con una lettera aperta di eliminare le restrizioni verso l'editing genetico, che è diverso dagli OGM ma attualmente viene regolamentato nello stesso modo.

Vino, viticoltore francese chiede di autorizzare l’editing genetico

Il viticoltore francese André Baniol ha scritto una lettera aperta all’Istituto francese della vite e del vino (IFV) e al ministero dell’Agricoltura francese per chiedere un allentamento delle restrizioni sull’uso delle colture geneticamente modificate. L’editing genetico è cosa ben diversa dagli organismi geneticamente modificati, verso i quali c’è diffidenza da parte dei consumatori e forti limitazioni a livello di normativa in Europa. “Le viti riceverebbero semplicemente geni per la resistenza alle malattie crittogamiche, senza perdere né le loro caratteristiche organolettiche né il loro cognome, chiave di accesso inevitabile al mercato”, ha scritto Baniol.

Qualche mese fa proprio la Ue ha fatto un passo in avanti verso l’apertura nei confronti delle biotecnologie di ultima generazione; per non parlare del fatto che le scopritrici della CRISPR, questo il nome tecnico dell’editing non transgenico, hanno vinto il premio Nobel.

vigna

Secondo Aynard de Clermont-Tonnerre, segretario generale dell’Assemblea delle regioni vinicole europee, la riduzione del 50% entro il 2030 dell’uso di prodotti fitosanitari richiesta dall’Europa nell’ambito del Green Deal è impossibile senza il ricorso alla genetica. “Altri paesi come gli Stati Uniti e Israele lo stanno già utilizzando per rilasciare nuove varietà, quindi non dovremmo perdere questo treno”. Il Regno Unito, dopo la Brexit, ha adottato una posizione simile nei confronti dell’editing genetico e, proprio il mese scorso, la Cina ha modificato le sue regole per consentire un rapido monitoraggio delle colture geneticamente modificate.