Viviana Varese chiude il suo ristorante da Eataly Smeraldo

La collaborazione decennale tra chef Viviana Varese ed Eataly Smeraldo è giunta al termine. Cos'avrà in serbo il futuro?

Viviana Varese chiude il suo ristorante da Eataly Smeraldo

Il ristorante VIVA di Viviana Varese saluta lo spazio di Eataly Smeraldo. Notizia forte, sia considerando la durata della collaborazione tra la chef di origine campana e l’insegna di casa Farinetti – dieci anni – che il carattere prestigioso della stessa, forte del macaron Michelin. Una separazione che, al netto degli annunci, non sarà tuttavia immediata: la piattaforma delle prenotazioni si allunga fino al 20 aprile, data che di fatto coincide con la conclusione della settimana del Salone del Mobile.

Il canto del cigno vero e proprio, in altre parole, dovrà attendere il pieno periodo primaverile; ma non è comunque troppo presto per dare un’occhiata al futuro: al nocciolo della separazione tra Viviana Varese ed Eataly Smeraldo, infatti, si trova anche e soprattutto la volontà di “perseguire nuovi e ambiziosi progetti”. Da una parte e dall’altra, beninteso.

Viviana Varese ed Eataly: in che direzione si trova il futuro?

viva viviana varese

L’annuncio dell’addio è formale, ma anche fiducioso. Andrea Cipolloni, CEO del Group Eataly, ha ad esempio sottolineato come “la conclusione di questo percorso sarebbe motivo di dolore se non fosse il preludio di una nuova fase per Eataly“. Il ristorante VIVA di Viviana Varese occupava di fatto il secondo piano del polo meneghino in piazza Venticinque Aprile – uno spazio, che stando a quanto lasciato trapelare (“Abbiamo in mente alcune importanti trasformazioni che integreranno nuovi progetti all’interno dello store”, ha spiegato a tal proposito Cipolloni), saranno completamente ristrutturati per fare spazio alle novità.

L’impero di Antonino Cannavacciuolo perde un altro pezzo: via lo chef Vincenzo Manicone L’impero di Antonino Cannavacciuolo perde un altro pezzo: via lo chef Vincenzo Manicone

Sul carattere o sulla forma di tali novità Eataly ha preferito mantenere il riserbo, ma le rarefatte dichiarazioni a riguardo – “Vogliamo dare ai nostri clienti ancora più opportunità di vivere a tutto tondo il flagship milanese”, dice ancora Cipolloni – e la disponibilità di una luminosa vista sulla piazza potrebbero fare presagire le fondamenta di un progetto open space.

Il che ci lascia a chef Viviana Varese. Il motore imprenditoriale e creativo della chef campana non si è mai spento, a onore del vero; tant’è che solamente nell’ultimo biennio l’abbiamo vista dare il via a (almeno) tre importanti progetti: Io sono Viva Dolci e Gelati a Milano, linea di gelaterie-pasticcerie a sostegno delle donne vittime di violenza; Polpo “sul lungomare” di via Melzo, ancora nel capoluogo lombardo; e infine, in quel di Noto (Siracusa) W Villadorata Country Restaurant e Viva il Bistrot a palazzo Nicolaci.

Si tratta dunque di un paniere già traboccante di progetti, a cui con ogni probabilità sono da aggiungere le trattative per la realizzazione del nuovo VIVA; ma a onore del vero le dichiarazioni di chef Varese fanno pensare che questo non sia che l’inizio: “Sono stati anni indimenticabili” ha commentato, riferendosi alla decennale collaborazione con Eataly Smeraldo. “Ora è tempo di dare vita ai nuovi sogni che ho nel cassetto”.