World’s 50 Best MENA: domina Dubai, ma senza Bottura e Romito

Annunciati 50 Best di Medio Oriente e Nord Africa: come se la sono cavata i nostri top chef?

World’s 50 Best MENA: domina Dubai, ma senza Bottura e Romito

La delicatissima situazione in Medio Oriente non ha permesso un galà di presentazione all’altezza ma, si sa, lo spettacolo deve continuare, e 50 Best Restaurants ha presentato la sua selezione dei migliori ristoranti del Middle East North Africa per il 2024. Quella relativa all’area NEMA è di gran lunga la più recente, la prima edizione risale appena al 2022, ma i grandi attori che operano nell’area -basti solo pensare alle molteplici aperture di chef internazionali tra Dubai e Doha- ne hanno subito messo in evidenza il prestigio e resa oggetto di grande interesse da parte dei gourmet internazionali.

Chi ha vinto?

50 best NEMA tresind

I tre fratelli siriani dell’Orfali Bistrot di Dubai si mantengono saldamente in prima posizione. L’impatto della creatura di Mohammad Orfali, più anziano dei tre fratelli e noto chef televisivo in Siria, non va sottovalutato: aperto nel 2021 ha esordito al sesto posto della neonata classifica, piazzandosi poi stabilmente al primo posto. Il loro motto è “le regole sono fatte per essere infrante, nel rispetto della nostra tradizione”, e piatti come “Come with me to Aleppo” (“Vieni con me ad Aleppo”), kebab a modo loro con amarene e Wagyu, rendono decisamente l’idea.

Altrettanto solido è il dominio della seconda posizione in cui si trova stabile Trèsind Studio, situato nella famosa “palma” di Dubai, è il regno dello chef Himanshu Saini, che ha dedicato alla sua India un menù ampissimo che porta l’ospite in viaggio quasi letterale con piatti suddivisi per regioni e spostandosi in diverse aree del ristorante appositamente allestite. Da segnalare in questo caso anche il piazzamento più alto di un italiano, quello di Dom Carella, ubiquo bartender milanese che qui ha curato un funambolico percorso di abbinamenti.

La rappresentanza italiana

50 best NEMA bottura

Visto lo strapotere di Dubai nella classifica, saltano subito all’occhio due assenze eccellenti: quelle di Massimo Bottura e Niko Romito. Non sono bastate le stelle Michelin, una per il patron della Francescana al suo “Torno Subito” e due per “il Ristorante” dello chef abruzzese ospitato nel Bulgari Resort, a convincere la Academy dei 50 Best. La rappresentanza italiana non si piazza comunque al di sopra della 45esima posizione, con il 48esimo posto di Antonio Guida col suo Talea (una stella Michelin presso l’Emirates Palace Mandarin Oriental Hotel), la posizione 46 di Alba by Enrico Crippa a Doha preceduto di una posizione dagli Alajmo con il loro Sesamo al Royal Mansour di Marrakech.