Il buonappetito: libera fesa in libero stato

Il ministro tedesco per l’ambiente Barbara Heindricks, ha proibito i wurstel nei pranzi e nelle cerimonie ufficiali del Ministero, così come gli altri alimenti di origine animale, soppiantati dalla dieta vegetariana

Il buonappetito: libera fesa in libero stato

Un paio di settimane fa, la signora Hendricks l’ha fatta grossa. Nonostante il cognome super rock, ha preso una decisione molto lenta: ha imposto che ai propri ospiti venissero serviti solo piatti vegetariani (e bio, e chilometro zero e tutte quelle robe lì).

Il fatto è che Frau Barbara non è una cittadina qualsiasi, ma il ministro per l’ambiente della prima economia europea, quella tedesca. Quindi i suoi commensali non sono gli zii, la suocera o gli amichetti del figlio bensì, chessò, Vladimir Putin o anche un produttore di salsicce domestico che sedendosi a tavola al Ministero si sentirà di certo molto a proprio agio.

Ha fatto la classica cosa da Donna Prassede.

Chi era costei? Era la sciura dei “Promessi Sposi” che ospitò Lucia “il cui desiderio di bene –-dicono i critici-– nasconde una smania di dominio”.

Insomma: una che ha buoni intenzioni ma che crede di aver ragione solo lei e che ti spacca i maroni finché non ne fa carne trita.

Come se uno avesse un appuntamento al ministero dello sport e alla reception si sentisse dire: “settantaduesimo piano. Non c’è ascensore”. O per entrare a quello dell’economia dovesse comprare dieci Bund.

Oggi come oggi di Stati che insistono sui precetti alimentari ce n’è già abbastanza, e –-siamo onesti-– non sono i più rassicuranti.

Frau, mi consenta: io capisco che lei si chiama Hendricks e quindi avrà una passione tutta sua per l’erba, ma se mai mi inviterà a pranzo mi porterò due bratwurst nel taschino.

Una modica quantità, per uso personale, prodotta solo con maiali vissuti liberi come uccelli (i famosi porci con le ali). E si mi denuncerà, mi ribellerò. E fonderò il Radikalen Partei.