La pizzeria del birrificio Leumann è una novità da tenere d’occhio alle porte di Torino

Si trova a Grugliasco, ironicamente in via Fabbrichetta: nel redivivo birrrificio artigianale Leumann ha aperto una pizzeria. La nostra recensione del pizzificio Leumann.

La pizzeria del birrificio Leumann è una novità da tenere d’occhio alle porte di Torino

Un birrificio dentro un villaggio operaio dell’800, e una pizzeria dentro il birrificio: così si potrebbe sintetizzare la peculiarità di questo posto. Ma quello che caratterizza il Pizzificio Leumann alle porte di Torino è, alla fin fine, l’ottima qualità del prodotto.

Pizzificio, ovvero pizzeria nel birrificio

pizzeria birrificio leumann_ pizzeria birrificio leumann_ pizzeria birrificio leumann_

Quindi, in sintesi: negli anni ’80 dell’800 l’imprenditore di origini svizzere Napoleone Leumann fa costruire un complesso residenziale per gli operai nelle vicinanze dell’industria tessile di famiglia, il cotonificio che porta lo stesso nome, tra Collegno e Grugliasco, primissima cintura torinese. Stile liberty e progetto culturale, è sopravvissuto all’azienda stessa, grazie a ristrutturazioni e iniziative.

Dall’altro lato, la storia di un pub attivo dagli anni ’80 del ‘900, che nel nuovo millennio si trasforma in un birrificio artigianale, e nel 2021 si amplia recuperando un capannone secolare adiacente al villaggio. Eccoci qua: dal cotonificio Leumann al birrificio Leumann. Storia degli ultimi mesi, l’apertura della pizzeria all’interno della struttura di produzione: e quindi, dal birrificio al pizzificio Leumann.

Ambientazione industrial perciò: con tutti i pregi (il fascino del modernariato) e i difetti (l’acustica) del caso. Meno grande di quello che sembra, poi, con 60-70 coperti se abbiamo contato bene. Cameriere in sala premurose e gentili, servizio talmente rapido da non dare il tempo letteralmente di lavarsi le mani. Prenotazioni distribuite su due turni, si cena o molto presto o abbastanza tardi, ma tant’è, così fan (quasi) tutti.

Il menu del Pizzificio Leumann

pizzeria birrificio leumann_ pizzeria birrificio leumann_

Essenziali gli antipasti, nel menu del pizzificio: due frittini misti  e quattro focacce. Anche la carta pizze non straborda, per fortuna: la scelta è tra 9 classiche – veramente classiche – e 7 speciali, dove la specialità si appoggia più sugli ingredienti che sugli abbinamenti, più sulla golosità che sulla gourmettizzazione.

Gourmet e gourmand, la differenza sottile tra due significati Gourmet e gourmand, la differenza sottile tra due significati

Le birre sono ovviamente di produzione interna, e vengono proposte in degustazione o in abbinamenti suggeriti con le pizze.

Prezzi tra il 7,50 della marinara e i 13 di Me vojo scassà, una specie di diavola al quadrato.

Pizzificio Leumann, le pizze (e i fritti)

pizzeria birrificio leumann_ pizzeria birrificio leumann_ Il pizzificio non è un frittificio (scusate, ma hanno iniziato loro), per cui le fritture d’apertura sono interessanti più in teoria che in pratica. Le frittelle miste promettono accoppiate sfiziose come zucchine e menta, peperoni e cacio, salsiccia e friarielli: ma sono delle pepite talmente piccole che l’interno a stento si percepisce, avvolto dalla panatura (peraltro croccante e asciutta quindi comunque ok vabè promosse).

Le pizze invece? Partiamo dall’impasto. Devo premettere che il pizzificio mi è stato consigliato da un amico birrofilo e pizzofilo (scusate, idem) il cui principale cruccio è trovare a Torino delle buone pizze di tipo NON napoletano. Non credo sia un pregiudizio, perché poi si tratta della stessa persona che mi ha segnalato la perla nascosta di 60 90 pizza a portafoglio: è che effettivamente le napoletane se fatte male sono il peggio, gommose e indigeste. Ebbene dalle foto sui social quella del Pizzificio sembra avere un bel bordo alto e bruciacchiato, in stile partenopeo proprio. E invece no: il cornicione c’è, ma è ben cotto dentro e croccante fuori. E la base non è sottilissima, neanche spessa peraltro, ma soprattutto rimane ben solida e in grado di sorreggere il condimento, mentre la parte inferiore presenta una piacevole biscottatura che però non resta sgradevole e secca al palato.

Simpatici anche i condimenti: molto interessante la Leumann, che su una base di mozzarella e crema di pomodorini gialli (molto discreta), innesta una toma alla birra, cipolle caramellate e pomodori secchi, in un trionfo di agrodolce amaroumami. Ben riuscita anche se meno decisa la Vegetariana, dove la base prevede una crema di zucchine al posto della salsa, melanzane fritte (ce ne volevano forse di più) e una simpatica tostatura data dalla granella di nocciole.

Ottima digeribilità infine, voto complessivo 7,5.

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