Apocalisse | Cosa mangeremo alla fine del mondo

Alle isole Svalbard, in Norvegia, per assicurare la prosecuzione della vita sulla terra in caso di catastrofe planetaria, stanno costruendo la “cassaforte del giorno del giudizio”, una specie di Arca di Noè ricavata da una caverna dove conservare i semi di tre milioni di specie vegetali.

Ergo, non è un problema il misterioso pianeta Niburu in rotta di collisione con la terra, e nemmeno quello stupido asteroide tanto vicino alla nostra orbita. Il 2012 e le profezie Maya? Eddai, credete ancora alle favole? Perfino la guerra termonucleare a suon di funghi radioattivi ci fa un baffo, qualsiasi cosa succeda calma e gesso, una fondazione internazionale ha già pensato a tutto. Il “caveaut refrigerato” a 28-20 gradi sottozero che custodirà fino allo scoccare dell’ora x centinaia di semi provenienti da ogni ambiente, clima e angolo del pianeta è quasi pronto, con due milioni e mezzo di euro pagati dal governo norvegese è passata la paura. Insomma, non saranno i piatti di un grande chef ma chi sopravviverà alla catastrofe non morirà di fame: nell’Arca c’è di tutto, dai semi di pomodoro al grano e poi frutta e verdura e di ogni specie e qualità.

Chi ha le chiavi? Siccome questa volta si fa sul serio, con il vostro permesso quelle le teniamo noi.