“Capitalizzare sull’awareness del brand” al tempo dei disadattati [pubblicitari e Internet]

Lo spot della Armando Testa che ha vinto l'Advertising Festival di Cannes nella categoria Mixed MediaC’era un tempo in cui i grandi della comunicazione tradizionale sembravano non capir nulla di Internet. Bastava infilare più di tre azioni in un progetto “mixed media” e ficcarci dentro il trend di TG Cultura e Società di turno (l’altroieri la community, ieri il blog, oggi Facebook, domani chissà), e loro si sbrodolavano come vecchi guardoni in una spiaggia nudista. Gente che riusciva ad avere una sua raffinatezza nell’advertising vecchio stile, messa di fronte alla possibilità di utilizzare nuovi media si trasformava in alfiere della truzzata digitale. A essere dietrologi c’era da sospettarci un malcelato disprezzo per il mezzo di comunicazione dei maniaci sessuali e dei disadattati.

Oggi anche mia nonna ha una connessione, ma quel tempo pare non essere passato. Quantomeno per la giuria dell’Advertising Festival di Cannes, gli Oscar della pubblicità, che premia l’ennesima truzzata firmata Armando Testa per Baci Perugina.

Gli ingredienti: un disadattato (sicuramente maniaco sessuale), la sua webcam, i fan su Facebook, gli SMS dei raga del muretto di Piazza Duomo, e la biondina incastrata da 50mila rospi disadattati che le fanno perdere la scommessa e la costringono a baciare il loro simile. Il tutto per ribadire una volta per tutte che solo i disadattati regalerebbero Baci Perugina a San Valentino. O almeno così parrebbe di capire.