Il baccalà a sfincione , un secondo piatto dal sapore delicato e fresco, che può trasformarsi anche in un perfetto piatto unico, grazie alla presenza dello stoccafisso.
La ricetta originale prevedrebbe anche le acciughe, ma affinché proprio lo stoccafisso resti l’ingrediente preminente abbiamo deciso di non utilizzarle, evitando così di coprirne il sapore del pesce, il concetto di fatto è lo stesso: strati di stoccafisso coperti da una ricca salsa.
Parliamo di stoccafisso ma si tratta pur sempre di merluzzo, ma la modalità di conservazione cambia. Il baccalà viene conservato sotto sale, lo stoccafisso viene fatto asciugare all’aria aperta. I due prodotti vengono frequentemente confusi, ma in effetti la diversa modalità di conservazione ne cambia anche il sapore finale.
Lo “sfincione” è una preparazione tipica del palermitano.
Dal latino “spongia” cioè spugna, lo sfincione tradizionalmente si prepara con una pasta di pane sistemata in teglia e coperta da acciughe, caciocavallo e abbondante salsa con cipolla.
Il risultato è una pizza alta, morbidissima e molto alveolata, come una spugna appunto.
INGREDIENTI
- Merluzzo stoccafisso, la polpa in pezzi già ammollato 600 g
- Patate vecchie di medie dimensioni 6
- Cipolle 6
- Pomodori pelato a cubetti 800 g
- Origano
- Pepe nero
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Formaggio pecorino siciliano grattugiato 2 Cucchiai
- Pangrattato senza glutine 1 Cucchiaio
Preparazione
Risultato
