I carciofi alla romana sono il contorno tipico, insieme ai carciofi alla giudia, della cucina capitolina, si tratta di gustose mammole ripiene di un trito aromatico.
Il trucco di questa ricetta sta nella lenta cottura e in qualche altro piccolo accorgimento che vi permetteranno di portare a tavola dei carciofi morbidissimi e saporiti.
I carciofi alla romana possono essere serviti come antipasto caldo o come contorno, per accompagnare piatti a base di carne e selvaggina.
Il carciofo da utilizzare è naturalmente il romanesco; questo piatto nasce dalla tradizione contadina romana, la produzione di questo ortaggio era abbondante e la sua varietà, particolarmente morbida e senza spine, era l’ideale per poter essere cucinato intero, senza doverne sprecare neanche una parte.
A Roma il carciofo romanesco è conosciuto come mammola o cimarolo e ha ottenuto il marchio IGP che ne attesta le innumerevoli qualità, è un carciofo abbastanza grande e ha un colore caratteristico che va dal verde al viola.
Questo piatto nasce con pochissimi ingredienti e tutti a basso costo, carciofi e odori a impreziosirli, il sapore caratteristico viene dato dalla menta romana (da non confondere con la mentuccia), che cresce spontanea nelle campagne della Capitale, a cui va aggiunto solo un po’ di aglio e prezzemolo. Tradizione vuole che se ne preparino grandi quantità, non è raro infatti che vengano consumati freddi, il che li rende perfetti anche per i giorni successivi.
INGREDIENTI
- Carciofo romanesco 6
- Menta 1 Manciata
- Prezzemolo 1 Mazzetto
- Aglio 1 Spicchio
- Olio extravergine di oliva 1 Cucchiaio
- Limone il succo 1
- Sale fino q.b.
Preparazione
Risultato
