Ciceri e tria è una ricetta tipica salentina, forse la più famosa assieme ai turcinneddi. Si tratta di un primo piatto della tradizione povera e contadina, che risulta però molto goloso in quanto la pasta viene fritta e non lessata.
Se trascuriamo il fatto che la pasta è fritta, il connubio di semola e ceci è davvero salutare, fornisce proteine assolutamente paragonabili a quelle di un piatto di carne ma è anche ricco di fibre e vitamine. La tradizione del sud italia, e della Puglia soprattutto, è ricca di piatti con i legumi in varie tipologie che tutta la tradizione italiana dovrebbe far suoi.
La tria, le tagliatelle fritte, nella ricetta originale andrebbe preparata con la sola semola rimacinata di grano duro, ma si tratta di un impasto un po’ difficile da lavorare e che tende a rompersi, per questo abbiamo aggiunto alle dosi un po’ di farina bianca di grano tenero. Per tirare la sfoglia e tagliare le tagliatelle, se l’avete, usate una nonna papera, vi semplificherà il lavoro.
INGREDIENTI
Per tria:
- Semola rimacinata di grano duro 200 g
- Farina tipo 1 100 g
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Acqua fredda
- Olio di semi per friggere 500 ml
Per ciceri:
- Ceci secchi 250 g
- Alloro 1 Foglia
- Rosmarino 1 Rametto
- Aglio 1 Spicchio
- Cipolla 1
- Peperoncino fresco 1/2
- Olio extravergine di oliva 5 Cucchiai
- Sale fino
- Pepe nero macinato
- Brodo vegetale 500 ml
Preparazione
Scaldate l’olio di semi in un pentolino e friggete le tagliatelle in modo che risultino dorate e croccanti.
Scolate e mettete su carta fritti perché perdano l’eccesso di olio.
Mescolate le tagliatelle fritte nella pentola dei ceci ormai cotti e servite.
Risultato
