La marmellata di fragole è forse, tra le varie confetture, quella più celebre perché profumata, saporita, amata dai bambini, ma soprattutto perché premette di conservare a lungo le fragole che, fresche, sono presenti per pochi mesi all’anno.
Il termine corretto per questa conserva è “confettura”, in quanto con marmellata ci si dovrebbe riferire specificamente a conserve di agrumi e zucchero, tuttavia il termine marmellata è ormai di uso comune a indicare qualsiasi conserva di frutta.
Si tratta appunto di una conserva perché le grandi quantità di zucchero della marmellata lavorano come conservante naturale per la frutta, contribuendo a mantenerne il sapore e la colorazione a lungo. Per questo motivo è bene non tagliare troppo le dosi di zucchero in queste ricette, in questo caso tra frutta e zucchero c’è un rapporto di quasi 2:1 ed è il massimo che si può ottenere. Sotto a queste percentuali di zucchero non si parla più di confettura ma di composta, tuttavia realizzare una composta in casa senza la pastorizzazione non permette di conservarla a lungo.
Ovviamente anche per la confettura di fragole che proponiamo qui sono necessari alcuni accorgimenti per la conservazione ottimale: innanzi tutto i barattoli di vetro devono essere sterilizzati o per immersione in acqua bollente o inserendoli nel forno caldo a 250 gradi, in entrambi i casi devono rimanere “al caldo” per almeno 10 minuti.
I coperchi dei barattoli devono essere nuovi e i barattoli vanno conservati in un luogo non troppo caldo, possibilmente al buio e all’asciutto. Se non avete un luogo così in cucina è meglio non correre rischi e conservare i barattoli in frigorifero, magari nella parte alta che è la più calda.
Preparazione
Risultato
