L’orata all’acqua pazza è un secondo piatto tipico di Napoli, si pensa sia nato nei quartieri poveri che si affacciavano sul mare ed era il modo con cui i pescivendoli cuocevano il pesce appena pescato aggiungendo acqua di mare e vino bianco, da cui il termine acqua pazza. Le aggiunte di aglio, erbe aromatiche e a volte olive nere, sono venute man mano, tanto che l’acqua pazza è una di quelle preparazioni così tradizionali e diffuse che ogni famiglia ha la sua versione.
L’orata invece è uno dei pesci a lisca più consumati in Italia, molto frequente nei nostri mari, è anche una delle specie più allevate, se scegliete un’orata di allevamento sappiate che gli allevamenti più quotati sono quelli della costa laziale di Orbetello. È un pesce di taglia piccola, dunque le quantità di mercurio sono irrisorie, dunque può essere consumata anche dai bambini. Ha una buona quantità di omega 3, il cosiddetto grasso buono.
Per stabilire quanta orata comprare considerate che una volta pulita il suo peso si dimezza, dunque la razione da crudo è almeno 400 grammi a testa, che è anche il peso di un’orata media.
INGREDIENTI
- Orata 2
- Pomodori ciliegini 300 g
- Prezzemolo 1 Mazzetto
- Aglio 3 Spicchio
- Olio extravergine di oliva 2 Cucchiai
- Sale fino
- Pepe nero macinato
- Acqua 1/2 Bicchiere
- Vino bianco secco 1/2 Bicchiere
Preparazione
Risultato
