Le cipolle in agrodolce con salsa di soia sono un contorno perfetto da accompagnare a piatti di carne importanti, ma si prestano anche a essere servite come aperitivo magari su dei crostini di pane tostato, o ancora, per accompagnare un buon piatto di pasta e ultimo, ma non ultimo, saranno perfette anche per completare il gusto di un buon formaggio stagionato, esattamente come si farebbe con una confettura.
Questa ricetta, riprende quella classica con aceto e zucchero, che abbiamo però sostituito in questa versione con miele e salsa di soia, per aggiungere una nota più fusion e un gusto più deciso al condimento per un risultato finale veramente gustoso.
Le cipolle in agrodolce per il loro contenuto di sale e zuccheri (conservanti naturali) possono essere conservate in frigo in un barattolo ermetico ricoperte di olio EVO per una settimana. Per la naturale presenza di sale nella salsa di soia, non è necessario aggiungerne alla ricetta.
Per questa preparazione abbiamo usato delle cipolle bionde, naturalmente ricche di zuccheri e ideali per bilanciare il gusto sapido della soia, ma saranno deliziose con qualunque varietà voi abbiate a disposizione.
Sembra si siano trovati semi di cipolla risalenti perfino al 5000 a.C. anche se tracce certe di coltivazione di questi bulbi le abbiamo a partire dal 3000 a.C. in Egitto, dove venivano coltivate insieme ad aglio e porro e sembra fossero il pasto degli operai preposti alla costruzione delle piramidi, insieme ai ravanelli. In Egitto la cipolla era così diffusa che divenne perfino oggetto di culto, associando la sua forma sferica e i suoi tipici anelli concentrici, visibili al taglio, alla vita eterna, non a caso, bulbi di cipolla sono stati ritrovati nelle orbite del faraone Ramesse II, credevano infatti che il forte aroma di questo ortaggio potesse restituire il respiro ai morti.
Anche nell’Antica Grecia erano molto diffuse ed erano il cibo degli atleti, perché credenza voleva che alleggerissero il sangue e quindi facilitassero le gare, questo connubio tra sport e cipolle si è poi propagato fino all’antica Roma, dove i gladiatori usavano strofinare il proprio corpo con le cipolle per rassodare i muscoli.
La storia delle cipolle nel tempo non ha immutato la loro fama, erano talmente pregiate che nel medioevo venivano utilizzate perfino per pagare affitti o portati in dono, i medici prescrivevano questi bulbi per alleviare il mal di testa, la perdita dei capelli e perfino i morsi di serpente, nel XVI secolo venivano utilizzate da medici e veterinari per curare l’infertilità tanto nelle donne quanto negli animali.
INGREDIENTI
- Cipolle bionda 600 g
- Salsa di soia 50 ml
- Acqua 50 ml
- Miele di acacia 3 Cucchiai
- Bicarbonato 3 Cucchiai
- Olio extravergine di oliva
Preparazione
Risultato
