I tonnarelli cacio e pepe sono un primo piatto tipico della tradizione romana, apparentemente semplici, in realtà richiedono una certa dose di tecnica per essere preparati a dovere.
Come tutte le ricette molto popolari ci sono tantissime versioni differenti: s’è chi la manteca lontano dal fuoco, chi in padella, chi scalda il pepe e chi aggiunge l’olio d’oliva. Quelli più sfacciati rifuggono la cremosità della cacio e pepe perché “sgranato è bello” e non dimentichiamo gli anarchici che aggiungono il parmigiano reggiano o la panna [argh!].
Una versione particolare è quella, risalente a qualche anno fa, risottata dello chef Antonello Colonna del ristorante Open Colonna. Più purista la versione dello chef de “Il Salotto Culinario” Dino De Bellis; di impatto la proposta di Heinz Beck, con gamberi bianchi marinati al lime.
In questo caso noi abbiamo cercato di darvi la versione più filologicamente corretta, ma su questa ricetta i dubbi sono molteplici, basti pensare che anche la sua origine è stata messa in discussione: lo chef Arcangelo Dandini nel suo “Memoria a mozzichi” (Aliberti, 2011) sostiene addirittura che questa ricetta non è propriamente ascrivibile alla tradizione romana, poiché troppo semplice da servire ad un Papa e al tempo stesso troppo costosa per una mensa popolana.
INGREDIENTI
- Tonnarelli 320 g
- Pecorino romano grattugiato 200 g
- Pepe nero in grani 2 Cucchiai
- Sale grosso 1 Cucchiaio
Preparazione
Risultato
