Zucca: 5 errori che facciamo spesso

5 errori che facciamo spesso quando cuciniamo la zucca: dal credere che siano tutte uguali, al gettare via i semi, dal non conservarla a non sapere quanto è buona cruda

Zucca: 5 errori che facciamo spesso

Protagonista di favole per bambini e tradizioni folk, la zucca in cucina è poliedrica grazie alla polpa tendente al dolce che ne fa l’ingrediente ideale per una sfilza di preparazioni.

Due che vi suggeriamo senz’altro di provare, se ancora non l’avete fatto, sono il risotto e i tortelli, immancabili nelle abitudini di chi ama cucinare.

A proposito, è facile cucinare la zucca? Sì, è facile. Tuttavia può aiutare, e anche molto per ottenere il massimo risultato, conoscere qualche segreto.

O se preferite, evitare questi 5 errori.

1. Credere che le zucche siano tutte uguali

zucche mantovane

No, le zucche non sono tutte uguali. Dalla classica mantovana, utilizzata per i suddetti tortelli, fino alla cucurbita maxima, ideale nella preparazione delle classiche pie americane (torte) e che raggiunge anche i 500 kg di peso, esistono decine e decine di varietà di zucca, ognuna con le proprie forme e caratteristiche.

Sui libri o sul web trovate elenchi dettagliati con relative immagini per capire cosa state acquistando e valorizzarne al massimo l’impiego.

Ad esempio, complice la tradizione di famiglia, per i miei tortelli utilizzo esclusivamente la varietà mantovana caratterizzata da una polpa dura e asciutta e dal sapore dolciastro, che unita agli amaretti forma un contrasto perfettamente equilibrato con un ragù di salsiccia preparato ad arte.

Nel caso di dolci e torte di zucca invece prediligo la varietà di Chioggia, particolarmente zuccherina e con una buona conservabilità.

In ogni caso su questo argomento vige la regola del gusto personale, quindi provate, assaggiate e poi decidete quale varietà è quella più indicata per voi

2. Gettare i semi della zucca

semi di zucca, muffin

Lo so, l’idea di pulirli da quella patina appiccicosa non è il massimo a cui una persona possa aspirare, ma i figli non servono forse (anche) a questo? Allora suvvia, fateli divertire a infilare le mani dentro la zucca e poi giù in un colapasta e sotto l’acqua corrente.

Certo, se avete un giardino, un orto o un grande terrazzo potete utilizzarli per avviare la vostra produzione personale di zucche. In caso di apocalisse non morirete di fame, ad Halloween potreste avere una discreta fonte di reddito e chissà che magari un giorno Cenerentola non decida di bussare alla vostra porta… ma più pragmaticamente i semi di zucca sono buoni e nutrienti.

Tostati in forno, con o senza sale, possono essere una ghiotta alternativa agli snack confezionati che sgranocchiate nervosamente la sera davanti agli episodi già visti e visti ma che vi piacciono ancora di The Young Pope.

Poveri di calorie sono invece ricchi di vitamine, amminoacidi, minerali e acidi grassi insaturi, aiutano a mantenere basso il livello di colesterolo, sano il cuore, la prostata, aiutano i problemi di acidità e soprattutto combattono i sintomi depressivi causati dalle posizioni ultra conservatrici di Lenny Belardo, il giovane papa di Paolo Sorrentino.

3. Non conservare la zucca per l’inverno e la primavera

torta di zucca

Se pensate che il consumo di zucca sia da relegare esclusivamente nel periodo autunnale vi sbagliate di grosso. Ovviamente è un alimento stagionale. La sua raccolta va da settembre a novembre con alcune eccezioni.

Tuttavia ha una conservabilità eccellente e questo la rende un ottimo ingrediente per piatti autunnali, invernali e anche primaverili. Alcune varietà vengono raccolte ancora immature per le loro peculiarità mentre altre aumentano il loro tenore zuccherino solo successivamente alla raccolta.

Per avere sempre una scorta di questo delizioso ortaggio basta riporlo integro in un ambiente fresco e asciutto. In alternativa potete tagliarlo a fette, a cubetti o come più piace a voi e congelarlo in attesa dell’occasione giusta per mostrare le vostre doti culinarie.

4. Non sapere quanto è buona la zucca cruda

zucca cruda

Cruda o cotta? Di norma la zucca si consuma cotta. Fritta, a vapore, lessata, al forno o passata in padella. Può essere protagonista assoluta della ricetta o parte di ricette gourmet, ingrediente di panificazione e addirittura utilizzata nella cosmesi.

Ma nessuno vi vieta di consumarla cruda, condita con olio e limone o addirittura spremuta con un estrattore di succhi e trasformata in golosa bevanda rinfrescante e salutare.

Lo so, quando ho detto cosmesi avete subito pensato ai vostri punti neri. Ma soprattutto a quelli della vostra metà, impiegati come valvola di sfogo per la tensione accumulata a causa delle macchinazioni del cardinal Voiello (sempre per chi ha visto The Young Pope).

Cosa c’è di meglio di una maschera a base di zucca ottenuta schiacciando semi e polpa mescolati al miele?

Magari per mandare via i punti neri ci vorrà qualche applicazione, ma sicuramente terrete lontani gli artigli famelici di chi vi siede accanto.

Non inserire la zucca nella dieta quotidiana

vellutata di zucca

Concludiamo con un argomento più serio e importante. Molte persone hanno l’errata convinzione che la zucca sia altamente calorica per via del sapore dolce. Niente di più sbagliato.

Con una percentuale pari al 94% di acqua e solo 180 kcal per kg. la zucca si inserisce nella lista degli alimenti ipocalorici; a questo aggiungiamo la naturale ricchezza di minerali, caroteni, fosforo, ferro, magnesio, potassio e vitamine b e c ed ecco un salutare, gustoso e multiforme alleato nella vita di tutti i giorni.

Se oltre a tutto ciò si considera che la zucca è un potente alleato nel combattere le forze del male ad Halloween possiamo concludere che è ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno per vivere meglio.

Senza nulla togliere a Goldrake ovviamente!