Cantina Aziende Agricole a Venezia: recensione del bacaro

Cantina Aziende Agricole a Venezia: recensione del bacaro

Siamo stati a Cantina Azienda agricole, tappa imprescindibile per chiunque voglia compiere un giro di bacari completo e tradizionale a Venezia. Ecco la nostra recensione.

Strada Nova ha il compito gravoso di collegare la stazione ferroviaria di Santa Lucia al Ponte di Rialto: svolge il suo ruolo egregiamente, tanto che è uno dei percorsi più battuti. Ma il rischio, seguendo la strada maestra, dritta, affidabile e giudiziosa, è quello di perdersi delle piccole perle nascoste, frutto di deviazioni inattese, prese al momento e in cui a guidare non è l’indicazione “Rialto” scritta sui cartelli (ah, si chiamano “nizioleti” – pronuncia nisioeti – cioè lenzuolini: la toponomastica veneziana merita un approfondimento a parte) bensì l’estro o il naso.

Cantina Aziende Agricole è la destinazione di uno dei tanti detour che rendono Venezia sempre maledettamente affascinante. Ad un certo punto del vostro percorso, lungo Rio Terà San Leonardo, vi troverete di fronte ad una specie di bivio: invece di proseguire dritti per calle del Pistor (riconoscibile per la presenza della Pasticceria Nobile, di cui abbiamo già parlato e che merita una tappa: ora però non facciamoci distrarre dalla sirene dell’arte dolciaria, chè abbiamo una meta da raggiungere) svoltate a sinistra per Rio Terà Farsetti e dopo pochi passi, alla vostra destra, eccovi a destinazione.

Ambiente e servizio

L’insegna, bisogna ammetterlo, e pure il nome, non sono incoraggianti. Sono persino spiazzanti, a dirla tutta. La prima sa di oreficeria di paese, di bottega in cui si confezionano abiti e si vendono scampoli di tessuto. Il secondo confonde: dove siamo? A Venezia o in una piccola città di campagna, nella provincia fatta di case basse e di giardini recintati? Non cadete nell’errore dei principianti che scelgono o scartano un luogo di ristoro in base al nome: vincete lo scetticismo ed entrate, vi aspetta un piacevolissimo salto indietro di un po’ di anni. La scelta di bottiglie è ampia, accurata e ordinatamente disposta ad una delle pareti. Nonostante lo spazio non sia molto grande (qualche tavolino con sgabelli di legno cui si aggiungono i posti all’esterno), l’accoglienza è a regola d’arte, non solo nei modi ma anche negli arredi: il bancone e lo spazio dedicato ai cicheti.

Aziende agricoleinterno

La professionalità e il sorriso di Roberto, anima del posto, fanno la differenza: anche se l’oste scorbutico ha il suo fascino e alcuni locali veneziani ne hanno fatto un elemento caratteristico, siamo dell’idea che cordialità, una battuta simpatica e la pazienza nel fornire delucidazioni dettagliate sui vari tipi di cicheti, siano impagabili. Se, come noi, avete la fortuna di capitare nel momento in cui Roberto indossa la camicia a quadretti e in un angolo del locale un gruppetto di anziani autoctoni gioca a carte, capirete perché – ancora prima della cucina – una sosta qui è obbligatoria e terapeutica per lo spirito.

Cicheti

Prendetevi qualche minuto: osservate con calma, magari evitando di appoggiare il naso al vetro del bancone come i bimbi delle vignette. La scelta è ampia, gli ingredienti sono ben specificati, così come i prezzi e all’occhio esperto non sfugge che la selezione è accurata, gli abbinamenti non sono casuali ma bensì pensati e provati. Non serve strafare, per colpire il gusto: basta scegliere materie prime di qualità, dosare bene le quantità, bilanciare dolcezza e acidità, morbidezza e croccantezza.

Cicheti

Capite che qui si fanno le cose per bene a partire dal pane (non è una banalità), tagliato dello spessore giusto, morbido e croccante, mai troppo invadente. Poi, gli accostamenti: zucchine grigliate, mozzarella, acciuga e crema di pomodorini secchi; mortadella gorgonzola e pistacchio; melanzane, provola e pomodoro; tonno, noci e olive nere. L’elenco potrebbe continuare: sappiate che, a seconda delle combinazioni possibili (salumi, formaggi, uova e qualche verdura) e a seconda del tipi di pane scelto per sostenere le varie “farce”, il banco vince sempre. Tenetevi un posto per i fritti e le polpette. Baccalà e fiori di zucca sono notevoli (il baccalà fritto, fatto come si deve, è una rarità) e le polpette (cotte al forno di carne o pesce), vera prova del nove e spesso maldestra rielaborazione di resti di dispensa, eccezionali: crosticina esterna croccante e un interno morbido e saporito. I prezzi? I cicheti da 1,50 a 2 euro, un calice da 4 euro in su. Ultima notazione: periodicamente si organizzano incontri enogastronomici con produttori locali (di vini e salumi). Serve aggiungere altro?

In conclusione: sosta irrinunciabile in un bacaro-tour che si rispetti.

Informazioni

Cantina Aziende Agricole

Indirizzo: Rio Terà Farsetti, 1847/A, Cannaregio

Numero di telefono: 041 722149

Orari di apertura: tutti i giorni 9.00-14.00, 17.00-22.00

Sito Web: www.cantinaaziendeagricole.com

Tipo di cucina: tradizionale bacaro veneziano, con cucina

Ambiente: informale

Servizio: rapido e cordiale

Voto: 3.9/5