Chi paga il conto al ristorante? Quello che le donne (emancipate) non dicono

Chi deve pagare il conto al ristorante. Secondo gli esperti anche molte donne moderne, indipendenti e di successo si aspettano che lo faccia l’uomo

Chi paga il conto al ristorante? Quello che le donne (emancipate) non dicono

Chi paga il conto al primo appuntamento? “Siam donne moderne, indipendenti e di successo ma se lui non offre la cena è quasi certo che non accetteremo di vederlo di nuovo”.

Il motivo non sarebbe l’incoerenza, ma la difesa, l’insicurezza, se gli uomini non pagano il conto le donne si convincono che non sono interessati.

Per aver scritto questi e altri ragionamenti sul fatto che le donne hanno compiuto passi verso l’ugualianza più nella vita pubblica che privata, Costanza Rizzacasa d’Orsogna (confidenzialmente Costanza R. d’O.), autrice seriale di corsivi cari alle élite del ceto medio riflessivo che legge il Corriere della Sera, è stata presa a maleparole dai soliti troll, i veri vincitori di Internet, inutile illudersi che non sia così.

Costanza, la reginetta di Twitter, dove rende tollerabile perfino le (dis)avventure quotidiane del suo adorabile gatto Milo, riferisce questa specie di copione: “lui ti chiede di uscire, ti porta in un bel posto a spese sue, richiama”.

Del resto, che l’uomo paghi al primo appuntamento, è uno dei 9 segni d’interesse maschile citati dalle donne negli studi degli esperti. Gli stessi che però includono, nei segni d’interesse femminile citati dagli uomini, il voler fare a metà.

Anzi, ricostruisce Costanza R.d’O., oggi non sono pochi i maschi che pagando senza neppure chiedere, temono di offendere la sensibilità femminista delle donne.

Alla fine, per non perdersi, la soluzione suggerita dal corsivo è questa: essere autentici.

Fior di love coach (esistono, se non lo sapevate datevi bassi voti in frequentazione di corsivi per il ceto medio riflessivo) suggeriscono questo alle donne: “non fingete di voler fare a metà per poi biasimarlo qualora accettasse”.

Insomma, si può essere amministratrici delegate e principesse insieme, si può regolare il mondo e vivere la favola.

Mica facile però, Costanza.

Dopo aver sognato di essere femminista combattiva, dura e pura, amazzone nel cuore, mi ritrovo ad aspettare il gesto risoluto mentre la mia mano si avvicina al portafoglio, e quel liberatorio: “Non ci pensare nemmeno”.

Okay, è una convenzione non scritta, anche anacronistica, ma sinonimo di gentilezza, mica di disparità tra i sessi. E per favore, non ditemi che sbaglio.

[Crediti | Corriere della Sera]