Dpcm 3 dicembre: cosa cambia per i ristoranti

Cosa cambia per i ristoranti con il nuovo Dpcm 3 dicembre, tra Feste di Natale, cenoni, spostamenti, zone gialle, rosse e arancioni, alberghi e coprifuoco

Dpcm 3 dicembre: cosa cambia per i ristoranti

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Dpcm 3 dicembre, contenente le ultime disposizioni in materia di Coronavirus: quelle che varranno anche per le feste natalizie, per intenderci, e che ha preannunciato as usual il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta social. Vediamo nello specifico che cosa cambia per i ristoranti.

Zone rosse, arancioni e gialle

Rimane la divisione dell’Italia in zone, sulla base del diverso indice di rischio. La speranza di tutti – Governo compreso – è che presto, per effetto delle restrizioni imposte nelle scorse settimane, tutta l’Italia possa diventare zona gialla, quindi affrontare le limitazioni più blande, almeno durante le feste. Per capire cosa significa (soprattutto per bar, ristoranti ed esercizi commerciali) essere in una zona o in un’altra, vi rimandiamo al nostro articolo in merito.

Coprifuoco

Come previsto, il coprifuoco viene inasprito nella notte di Capodanno, quella in cui maggiormente si era preoccupati per i possibili assembramenti di gente in festa. Rimane infatti l’obbligo di non uscire di casa (salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute) dalle ore 22 alle ore 5 di ogni giorno, ma per il 31 dicembre il coprifuoco è prolungato fino alle 7 del mattino del primo gennaio 2021.

Spostamenti

Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e
in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

Cenone in casa

Oltre ai divieti di spostamento, che rendono difficili le riunioni familiari nei giorni di festa, rimane la forte raccomandazione “di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

Attività commerciali

Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di
almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole. Fino al
6 gennaio 2021, l’apertura degli esercizi commerciali al dettaglio è consentita fino alle ore 21,00.

Attività di ristorazione

Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00
fino alle ore 18,00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti
conviventi (una famiglia di cinque persone, va da sé, può stare seduta allo stesso tavolo).
Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento
che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento
carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Ristorazione d’albergo

Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Dalle ore 18,00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7,00 del 1° gennaio 2021, tuttavia, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.