Il capodanno più pazzo del mondo sarà al ristorante?

A Capodanno 2022, con le discoteche chiuse e i ristoranti aperti, la parola chiave per approfittare di regole poco chiare sembra essere una: piano-bar.

Il capodanno più pazzo del mondo sarà al ristorante?

Si stava meglio quando si stava peggio? No, ma almeno ci si capiva qualcosa. Oggi è un casino tale che quasi quasi si rimpiangono i periodi di lockdown totale. Ho detto quasi, eh. Però, prendiamo il capodanno 2021: tutto chiuso, e stop. Semplice: amaro, ma semplice. Poi certo ci voleva il regolo calcolatore per capire quanti parenti o amici si poteva andare a trovare a casa, tra tetto massimo di persone e limite ai nuclei familiari. Ma quest’anno, con i vaccini che hanno migliorato la situazione e la variante omicron che di botto ha nuovamente seminato il panico, è arrivato il nuovo decreto di Natale, e il Capodanno 2022 rischia di essere un far west. Tra ristoranti che potrebbero trasformarsi in sale da ballo e discoteche che si travestono da ristorante, il caos è dietro l’angolo.

In teoria, le regole sono chiare: 

  • vietate le feste, gli eventi, i concerti e tutto quanto implichi assembramenti in spazi aperti;
  • sospese le attività in discoteche e sale da ballo;
  • super green pass per ristoranti, bar e altri locali, anche per una consumazione rapida al banco.

Sostanzialmente la prima norma è per evitare il capodanno in piazza, mentre la seconda ri-chiude, ahimè per l’ennesima volta, la tipologia di locale più colpita dalle disposizioni anti covid: le discoteche. Per tutti gli altri locali, via libera: ovviamente con le regole di sempre, mascherine distanziamenti e Green pass (ora in versione rafforzata).  

Nella pratica però, si trova lo spazio per insinuarsi nelle maglie della legge, nelle casistiche ambigue e intermedie. Una di queste ha un nome che sa di vecchio, ma che potrebbe essere il futuro, almeno finché dura l’emergenza: piano-bar. Infatti: al ristorante si può andare? Sì. Il ristorante può avere un angolo con un tizio che canta e suona la tastiera? Sì, perché questo non trasforma la serata in un concerto. E allora, già da settembre, come riporta Repubblica Roma, molte sale da ballo hanno riaperto come ristoranti, si sono cioè riconvertite cambiando destinazione e attività. Ma mantenendo una vocazione musicale: ristoranti con piano bar. Perfettamente legale, se il resto delle norme viene rispettato.

Dall’altro lato, soprattutto in vista del veglione del 31 dicembre, molti ristoranti si stanno attrezzando con l’angolo piano-bar: per presentare ai clienti un’offerta completa, a 360 gradi. E però: da lì, a girarla a discoteca, ci vuole poco. D’altra parte, i trenini a fine cenone si sono sempre fatti, e con l’alcol in corpo di tutti i capodanni, più l’allegria disperata da fine dei tempi che caratterizza questo (don’t look up!), difficile che non avvenga anche stavolta. Certi gestori, come si legge sul Gazzettino, già mettono le mani avanti: che male c’è a fare quattro salti? Non possiamo mica legare i clienti alle sedie, eccetera. La tendenza sembra quella, d’altra parte basta cercare sul web o sui social “capodanno DJ set” per avere decine e decine di eventi in ogni luogo della penisola. Per lo scorno e l’incazzatura di chi ha una discoteca vera: “Mi stanno pervenendo quotidianamente video di bar, ristoranti e alberghi che si stanno attrezzando per fare la discoteca dopo il cenone, è assurdo”, ha detto ai microfoni di Rtl Maurizio Pasca, presidente del SILB-Fipe, l’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, come riporta Rolling Stone.

Sul fronte opposto, c’è chi le regole vorrebbe rispettarle, ma appunto capendo quali sono. E qui parliamo non solo e non tanto di capodanno, ma di tutto quello che succederà fino al 31 gennaio quando, salvo proroghe, gli stringenti divieti dell’ultimo decreto dovrebbero cessare. Tra le discoteche – sicuramente chiuse – e i ristoranti – sicuramente aperti – c’è tutta una zona grigia, soprattutto riguardo agli eventi privati ma che coinvolgono un numero elevato di persone, per la quale non è eccessivo parlare di vuoto normativo. Cosa si può fare e cosa no? 

disco samba

Alcune interpretazioni sono possibiliste; si legge per esempio sul portale di eventi “Il mio party”: Quindi cosa si può fare per il proprio compleanno? Il decreto indica divieti per gli eventi di massa o feste, eventi e concerti in spazi aperti. Nel Decreto non si legge ‘Divieto di Ballo’, ma si vieta le attività nelle discoteche e nelle sale da ballo. Ricordiamo che la musica non è vietata. Si ‘suppone’ quindi che sarà possibile festeggiare il proprio compleanno in un ristorante e si potrà assumere un DJ o dei Musicisti per allietare il proprio evento (che non è di massa) (…) Quindi si può ballare durante la propria festa di compleanno? Si suppone di sì, rimangono invariati tutti i decreti in corso sul fatto di misure sicurezza come distanziamento min 1 metro e mascherina che obbligatoriamente dovrà essere FFp2”.

Ma chi deve rischiare in prima persona, non è convinto. E non riesce a vederci chiaro. Raccogliamo ad esempio il disappunto di Fabrizio Bocca, imprenditore torinese nel settore food che ha fondato e gestisce il Circolo della stampa a Palazzo Ceriana Mayneri: “In una location dedicata ad eventi privati e aziendali, si possono organizzare eventi durante il mese di gennaio? Esempio, un privato vuole organizzare l’anniversario dei 50 anni di matrimonio, può farlo da noi con una cena seduti? Altro esempio: compleanno con cena a buffet? Infine, evento aziendale: si può fare una conferenza e a seguire un lunch? Queste sono un po’ le domande che sto facendo in giro. Ma nessuno ha risposte certe, e dare risposte ai clienti è sempre più difficile”.

Assurdo in effetti che, in tempi di regolamentazioni così dettagliate e minuziose, si siano lasciati tali spazi. Si spera sempre che escano chiarimenti, circolari, Faq. Ma nel mentre il tempo passa, la fine dell’anno si avvicina e a gennaio non si sa cosa accadrà. Intanto prepariamoci ad affrontare il capodanno più surreale e incomprensibile di sempre. Tenendo presente che chi non ci capisce una mazza il primo dell’anno…