Il Buonappetito Milano: Ivan Milani va al Pont de Ferr di Maida Mercuri

Ivan Milani, già al ristorante Piano 35 di Torino, è il nuovo chef del Pont de Ferr di Milano. Prende il posto di Vittorio Fusari nel locale milanese di Maida Mercuri

Il Buonappetito Milano: Ivan Milani va al Pont de Ferr di Maida Mercuri

Prima di Natale sono andato a pranzo con uno chef.

CON, non DA: cioè, eravamo proprio a tavola assieme, con lui, sua moglie e il cane.

Il posto, piacevolissimo, una trattoria ligure a Torino (Scialuppa, ho offerto io: 75 euro in tre ben spesi). Lo chef era Ivan Milani, il cui distacco dal ristorante del grattacielo di Intesa San Paolo –Piano 35– un anno fa aveva fatto rumore. La moglie la bravissima fotografa di cibo (e non solo) Alessandra Tinozzi, il cane Renzo.

[Perché Ivan Milani non è più lo chef di Piano 35, il ristorante più altro d’Italia]

Ivan mi disse: “sono pronto per un nuovo progetto. Vado a lavorare in un posto in cui avrò molto da imparare: sono professionisti veri che stimo moltissimo.”

Non mi disse quale fosse la destinazione: “si stanno separando dall’attuale cuoco in maniera del tutto pacifica e non vogliono si facciano chiacchiere.”

Ora, finalmente, l’arcano è svelato. Da domenica la notizia è ufficiale: Vittorio Fusari ha lasciato il Pont de Ferr e Milani ha preso il suo posto al fianco di una delle più celebri ostesse italiane, Maida Mercuri.

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Sostituire Fusari che aveva sostituito Matias Perdomo non è facile: Perdomo è uno dei cuochi del momento (tra i tanti riconoscimenti, pure noi delle guide “I Cento” l’abbiamo nominato “Grande Promessa 2018”); Fusari è un galantuomo nella vita e nel piatto (ricordo una grande cena quando ancora stava alla Dispensa Pani e Vini a Torbiato).

[Contraste: cosa c’è e cosa manca nel nuovo ristorante di Matias Perdomo]

Ma a Milani l’estro e la carica non mancano: ha tanta voglia di spaccare, di conquistare i palati della Big Town.

Io gli auguro ogni bene confidando soprattutto che funzioni l’alchimia con Mercuri: lei, si sa, è fiammeggiante come i suoi capelli (chi guarda la trasmissione “Senso comune” di Rai Tre sa di cosa parlo); lui è affilato come la sua barba.

Assieme sono polvere da sparo. Dunque mi aspetto fuochi d’artificio. E io amo i fuochi d’artificio.