Enrico Bartolini apre il suo ristorante al Mudec di Milano

Enrico Bartolini chiude l'esperienza con il Devero Hotel e approda a Milano con il ristorante Enrico Bartolini al terzo piano del Mudec, Museo delle Culture. Nel frattempo lo chef toscano ha aperto Casual a Bergamo Alta, ristorante dai prezzi più abbordabili

Enrico Bartolini apre il suo ristorante al Mudec di Milano

Una coltre di stelle (Michelin) sempre più folta cosparge Milano. Ultima new entry in ordine di tempo dopo Il Luogo di Aimo e Nadia, Carlo Cracco e Claudio Sadler, è Enrico Bartolini, chef con doppia stella pronto a insediarsi con il ristorante che porta il suo nome al terzo piano del Mudec, Museo delle Culture aperto un anno fa nel capoluogo lombardo.

I musei italiani con una proposta di ristorazione stellata erano finora il Museo D’Arte Contemporanea di Rivoli, vicino Torino, con il Combal.Zero (chef Davide Scabin), LU.C.C.A., con L’Imbuto (chef Cristiano Tomei) e Palazzo delle Esposizioni di Roma con l’Open Colonna (gestione Antonello Colonna).

Toscano, ex enfant prodige, amato dagli appassionati per l’abnegazione con cui da anni innova l’alta cucina nazionale, senza produrre strappi eccessivi con la tradizione, dopo 6 anni passati al Devero Hotel di Cavenago Brianza, finalmente lo chef approda a Milano.

Aperto tutti i giorni, tranne la domenica e il lunedì a pranzo il ristorante Enrico Bartolini proporrà a pranzo la formula del pranzo leggero a 45 euro, mentre per il menu completo si spenderanno oltre 100 euro, bevande escluse.

Il cuore non rinuncia ai sogni e lo chef di tanti piatti noti, dai Bottoni di olio e lime al sugo di cacciucco e polpo alla brace al Risotto alle rape rosse con salsa al gorgonzola, ha sempre desiderato arrivare in città.

Per dare il meglio avrà al seguito la brigata di fedelissimi: Sebastien Ferrara, sommelier e direttore di sala, Remo Capitaneo sous chef, ed Antonio Maresca, pasticciere.

Nel frattempo, lo scorso 31 marzo, Bertolini ha aperto Casual a Bergamo alta, dove invece strizza l’occhio alla bistronomia, la cucina di ricerca in un ambiente privo di fronzoli, così da limitare il più possibile il costo dell’offerta.

[Crediti | Link: Corriere della Sera]