Ristoranti stellati di Milano 2023: menu e prezzi dei premiati dalla Guida Michelin

I 17 ristoranti stellati di Milano e provincia, i premiati dalla Guida Michelin 2023: la lista, il menu degustazione e i prezzi, chi sono gli "chef stellati".

Ristoranti stellati di Milano 2023: menu e prezzi dei premiati dalla Guida Michelin

Sono sostanzialmente tre le novità nella situazione dei ristoranti stellati di Milano e dei suoi dintorni per il 2023. La prima è la perdita della stella per Innocenti Evasioni, il ristorante milanese dello chef Tommaso Arrigoni che nel frattempo ha cambiato sede. Sono poi arrivati due nuovi macaron nel capoluogo lombardo: Anima e Andrea Aprea. L’elenco degli stellati milanesi conta così diciassette ristoranti: tredici monostellati, tre con due stelle e uno – Enrico Bartolini – a quota tre stelle Michelin.
Ecco l’elenco dei ristoranti stellati di Milano e provincia completo di prezzi, menu e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.

RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN – MILANO

Enrico Bartolini al Mudec

Enrico Bartolini al Mudec Milano

via Tortona 56, Milano

Enrico Bartolini continua a essere uno dei punti di riferimento per l’alta ristorazione che si fa imprenditoria: a oggi è l’unico chef nella storia della Guida Michelin ad aver conquistato quattro stelle in un solo colpo, arrivando a quota dodici macaron su otto ristoranti all’attivo. Non solo un risultato gastronomicamente straordinario: con i suoi successi Bartolini ha dimostrato quanto può essere interessante fare business vincente con la cucina.

L’uomo che ha riportato le tre stelle Michelin a Milano non lascia nulla al caso, e ostenta una sicurezza che non sempre lo rende simpatico, ma di sicuro ne restituisce un’immagine autorevole. Il suo ristorante al terzo piano del Museo delle Culture, nel cuore del design district milanese è certamente il posto migliore dove approcciare la sua cucina fatta di metodo, creatività e contemporaneità.

Il menu “Best Of”, a 350 euro, è una collezione di piatti che hanno fatto la sua storia, come il risotto alle rape rosse e salsa gorgonzola o i bottoni di olio e lime in salsa caciucco e polpo.
Tutto è ridotto all’essenziale, ma sempre con un grande tocco creativo e talvolta romantico, con la netta sensazione che la volontà sia quella di esaltare al massimo le materie prime, combinandole fra loro.

  • Prezzi: Menu degustazione a 350 euro
  • Informazioni: 02 8429 3701 | www.enricobartolini.net | chiuso il lunedì e la domenica a cena

RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN – MILANO

D’O

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via Magenta 18, Cornaredo (MI)

È stata ed è indubbiamente una carriera brillante, quella di Davide Oldani, partito dalla “cucina pop” e arrivato a conquistare due stelle Michelin passando attraverso una serie di collaborazioni spesso convincenti con incursioni anche nel mondo del design. La dimostrazione della riuscita del suo progetto, prima ancora che la seconda stella Michelin (e la conquista della stella verde), è la sua celeberrima cipolla caramellata e la sua filosofia fatta di materie prime povere, qualità, prezzi ragionevoli, e un successo che è stato persino studiato ad Harvard.

  • Prezzi: Menu degustazione a 130 e 170 euro
  • Informazioni: 02 936 2209 | www.cucinapop.do | chiuso domenica e lunedì

Il Luogo di Aimo e Nadia

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via Privata Raimondo Montecuccoli 6, Milano

Quasi sessant’anni di felicissima storia fanno de Il Luogo di Aimo e Nadia un assoluto punto di riferimento nel panorama della storia contemporanea dell’alta cucina lombarda. Oggi il ristorante è condotto con la stessa filosofia di un tempo da Stefania Moroni, figlia di Aimo e Nadia, e dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani in cucina. Con la loro guida, il ristorante si è proiettato nella modernità, a partire da un restyling del locale e dalla creazione di nuove formule, come gli show cooking privati che si possono prenotare nella cucina professionale “Theatrum dei sapori”.

In cucina la creatività viene sempre misurata nel tentativo di omaggiare la tradizione, con piatti che da soli valgono il viaggio come La quaglia di Miroglio alla brace o i tortelli farciti di ossobuco di Fassona e midollo nel suo ristretto allo zafferano.

  • Prezzi: Menu degustazione 220, 240 e 280 euro
  • Informazioni: 02 416886 | aimoenadia.com | aperto dal lunedì al sabato a cena

Seta

seta milano mandarin oriental saletta duomo

Via Monte di Pietà 18, Milano

In perfetto stile Mandarin Oriental, il Seta di Antonio Guida è probabilmente uno dei ristoranti più chic dove cenare a Milano. Un indirizzo sempre di grande tendenza, ma anche luogo di classe: l’ambiente di design è vagamente british e decisamente formale e c’è la possibilità di cenare nello chef’s table per due all’interno della cucina.

Come è tipico della ristorazione gourmet d’albergo, la proposta è quella di una carta dai sapori mediterranei (lo chef porta con sé le influenze culinarie dell’Italia meridionale, da dove arriva) che non disdegna le divagazioni esotiche e orientali. Si mangiano ostriche, astice blu, materie prime pregiate cucinate in maniera creativa come nei bottoni con pesce bandiera, patate al rosmarino e bottarga di Muggine o negli spaghetti agli anemoni di mare e tartare di gambero. Menzione speciale anche per il Mandarin Garden, splendida location all’aperto con una notevole proposta cocktail.

  • Prezzi: menu degustazione a 220, 230 e 240 euro; menu di due portate + dessert a 160 euro o tre portate + dessert a 200 euro.
  • Informazioni: 02 8731 8897 | www.mandarinoriental.it| chiuso domenica e lunedì

RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN – MILANO

AALTO

aalto ristorante milano

Piazza Alvar Aalto / Viale della Liberazione 15, Milano

Situato al primo piano della Torre Solaria, a Porta Nuova, AALTO è un progetto di successo frutto dell’intuizione dell’imprenditore cinese Claudio Liu, già a capo del ristorante stellato IYO (primo ristorante giapponese ad aver ottenuto la stella in Italia). Un imprenditore giovane (classe 1982) con “un’ammirazione quasi religiosa per la cucina giapponese e il suo culto per la materia prima”. A mettere nei piatti questa filosofia è lo chef Takeshi Iwai, classe 1978, che ha lavorato per quattro anni con Toru Hayashi, ambasciatore della cucina italiana in Giappone.

La sua è un’interpretazione “libera” della cucina, che tenta di svincolarsi da confini culturali, stilistici e geografici e da definizioni che potrebbero ingabbiarla. In cara piatti sfiziosi come gli spaghetti alla tsukemen con pollo e polpo, i ravioli all’oro o l’anguilla, wagyu e kombucha di sedano e mela.

  • Prezzi: Menu degustazione 135, 150 e 175 euro
  • Informazioni: 02 250 62 888 | www.aalto-restaurant.com | aperto lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì a cena; sabato e domenica a pranzo e a cena.

Andrea Aprea

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corso Venezia 52, Milano

Vecchia conoscenza, nuova stella: Andrea Aprea si guadagna un macaron con il suo progetto di ristorazione all’ultimo piano della Fondazione Luigi Rovati. Design, spazi ampi e una cucina contemporanea ma di ispirazione tradizionale che si traduce in piatti come il Tortello di Ricotta di Bufala con doppia concentrazione di ragù napoletano o la calamarata con coda alla vaccinara.

  • Prezzi: Menu degustazione 160, 185 e 200 euro
  • Informazioni: 02 38273030 | www.aalto-restaurant.com | aperto da martedì a sabato a cena.

Anima

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Via Rosales 4, Milano

Novità del 2023, il Ristorante Anima è l’ultima creazione di Enrico Bartolini a ricevere una stella Michelin. Si tratta del ristorante del lussuoso hotel di design Milano Verticale | UNA Esperienze, in zona corso Como, che custodisce anche un giardino di mille metri quadrati. A guidare la proposta di cucina – che comprende oltre al ristorante gastronomico anche il bar con giardino e l’Osteria contemporanea – c’è lo chef Michele Cobuzzi.

Contraste Milano

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via Giuseppe Meda 2, Milano

L’ormai collaudatissimo successo di Contratse fa di Matias Perdomo uno dei protagonisti della scena gastronomica milanese, in particolare di quella più improntata alla creatività. Lo chef sa infatti da sempre dare grandi soddisfazioni a chi voglia essere stupito, con una cucina che non ha timore di osare e usare ingredienti e preparazioni anche non facilissime per i clienti. Il manifesto di Contraste ruota intorno al creare un’esperienza-show inattesa e da wow-factor, dove nulla è ciò che sembra, dove forme e materie sono in costante, giocosa tensione, e stupore e meraviglia si rinnovano ad ogni passo incipiente del cameriere.

Le sue proposte, spesso nate per stupire, lasciano anche intravedere la volontà di educare, in qualche modo, chi sceglie di cenare da lui, accompagnandolo per mano in una cucina molto personale, che si fa performance ogni volta. Va in tale direzione, ad esempio, la scelta di eliminare totalmente il menu è la carte, lasciando allo chef il totale controllo sulla proposta.

  • Prezzi: Menu degustazione a 170 euro
  • Informazioni: 02 4953 6597 | www.contrastemilano.it | aperto da lunedì a sabato a cena, domenica pranzo e cena

Cracco

ristorante cracco milano

Galleria Vittorio Emanuele II, Milano

La fortuna e il tormento di Carlo Cracco è la sua incredibile capacità di fare notizia, primo e originario tra gli chef televisivi. Se il ristorante va male si grida al telavevodetto, se la pizza è contemporanea si urla allo scandalo, se c’è un nuovo programma – Dinner Club su tutti – si corre ad analizzarlo. Così, ogni tanto, ci si dimentica il grande percorso fatto come protagonista dallo chef nella cucina contemporanea italiana.

Il suo – indipendentemente dal numero di stelle, che forse un giorno torneranno a essere due – resta un ristorante dall’eleganza old style, con una carta che propone tutti i piatti che hanno reso celebre lo chef, come il tuorlo d’uovo fritto, e quelli della tradizione milanese, come il riso allo zafferano.

Iyo

IYO-ristorante milano

via Piero della Francesca 74, Milano

Dal 2015, Iyo (desinenza di Ukiyo, che in giapponese significa “mondo fluttuante”) è l’unico ristorante di cucina contemporanea giapponese con una stella Michelin in Italia, nella città che prima tra tutte ha portato alla ribalta la moda del sushi nel nostro paese.

Il menu di Katsumi Soga, che dal 2020 guida la cucina del progetto di Claudio Liu, propone una cucina che va oltre il fusion tra la tradizione orientale e occidentale, e fa scuola a sé, inventandosi piatti come il Sashimi di tonno marinato in salsa di soia, yamakake di stracciatella pugliese D.O.P., alga nori e wasabi fresco o il carpaccio di ventresca di tonno scottato, caviale Royal Oscietra, salsa karashi sumiso ed erba cipollina. Una carta sakè affianca la carta vini, per rendere l’esperienza il più possibile vicina al Sol Levante.

  • Prezzi: Menu degustazione a 125 euro.
  • Informazioni: 02 4547 6898 | www.iyo.it | chiuso lunedì tutto il giorno e martedì a pranzo

Felix Lo Basso home & restaurant

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Via Carlo Goldoni 36, Milano

È un gorilla l’animale guida scelto da Felix Lo Basso per guidare il suo ristorante milanese, che è anche un po’ casa – come rivela il nome – visto che punta a rimuovere le barriere tra l’ospite e lo chef, proponendo solo dodici posti al bancone, disposti intorno all’area di lavoro della cucina che così si trasforma in un palcoscenico. Oppure, si può mangiare nella sala da pranzo privata, progettata per ospitare fino a dieci persone. Il menù degustazione “a sorpresa” cambia ogni giorno secondo l’ispirazione dello Chef.

  • Prezzi: Menu degustazione a 200 euro.
  • Informazioni: 02 45409759 | www.felixlobassorestaurant.it | aperto lunedì, giovedì, venerdì e sabato a cena e sabato e domenica a pranzo

Joia

joia ristorante vegetariano milano

via Panfilo Castaldi 18, Milano

Precursore di quella che ormai è ancor più di una tendenza, lo chef Pietro Leemann con il suo Joia è stato a lungo l’unico ristorante vegetariano stellato nel nostro paese (e primo in Europa, nel 1996), fino all’arrivo di Davide Guidara e del suo “I Tenerumi”. Il Joia propone da sempre piatti belli, colorati, eleganti, dall’animo e dallo spirito vagamente zen.

D’altronde quella messa nel piatto dallo chef è una visione olistica che punta a mettere in relazione corpo, mente e spirito e a lanciare un messaggio sempre positivo. Leeman, con il suo fare gentile e tranquillo, è l’incarnazione perfetta di questa idea di “alta cucina vegetariana”, delicata, creativa, rispettosa delle materie prime.

  • Prezzi: Menu degustazione a 120 e 130 euro.
  • Informazioni: 0229522124 | www.joia.it | chiuso la domenica e il lunedì

L’Alchimia

l'alchimia stellato milano

Viale Premuda 34, Milano

Uno tra i più giovani stellati milanesi (è stato premiato dalla Guida Michelin 2020, a poco più di un anno dalla sua apertura), il ristorante L’Alchimia è il simbolo di una ristorazione moderna, fatta di idee, progetti e lavoro di gruppo. La squadra è composta da Alberto Tasinato, Giuseppe Postorino, Valerio Trentani e Ilario Perrot, rispettivamente patron, chef, direttore e sommelier del ristorante.

Il locale – che è anche longue bar e ha un aspetto caldo e accogliente senza essere eccessivamente formali, con le sue volte di mattoni a vista – propone una cucina all’apparenza semplice, fatta di ingredienti di mare e di terra, quelli di un tempo, lavorati con creazioni originali (come nel caso dei bottoni farciti con genovese di agnello, brodo di funghi e violino di agnello o del Coniglio grigio di Carmagnola alla Wellington, scarola brasata e ketchup di peperoni rossi affumicato).

Ristorante Berton

ristorante berton milano

Via Mike Bongiorno 13, Milano

Lo chef Andrea Berton ha alle spalle una grandissima storia di ristorazione, che lo ha portato a essere una grande sicurezza della ristorazione milanese: formatosi nella brigata di Gualtiero Marchesi in Via Bonvesin de la Riva e poi ancora all’Enoteca Pinchiorri e Firenze, e infine al Louis XV di Montecarlo sotto la guida di Alain Ducasse, oggi guida il suo moderno ristorante nel quartiere di Porta Nuova Varesine.

La sua è una cucina che parla di cose buone, di terra, di mare o di acqua dolce: l’importante è che siano trattate in maniera creativa, essenziale ma rassicurante, con piatti pensati per esaltare l’ingrediente di base. Una proposta con i piedi per terra, facile da comprendere e immediata, nonostante guizzi creativi interessanti. Apprezzabilissimo il grande ardire di proporre un percorso di degustazione interamente basato sul brodo, immaginato come sublimazione di gusto di ogni singola portata.

  • Prezzi: Menu degustazione a 105, 145 e 160 euro.
  • Informazioni: 02 6707 5801 | www.ristoranteberton.com | chiuso domenica, lunedì e martedì a pranzo

Ristorante Sadler

Ristorante Sadler milano
via dell’Annunciata 14, Milano

Lo chef Claudio Sadler, con la sua “Cucina moderna in evoluzione”, vuole portare un “tributo al rinnovamento”. La sua proposta prevede ingredienti e preparazioni tradizionali, prevalentemente di pesce (come il Branzino cotto al sale con salsa norvegese, patate cremose all’erba cipollina), ma il tutto è volutamente contemporaneo, come si evince anche dall’arredamento del ristorante, con opere di artisti moderni appese a tutte le pareti. Molto interessante anche la proposta pranzo, con una sezione di piatti che reinterpretano in maniera divertente la tradizione milanese.

  • Prezzi: menu degustazione 110, 130 e 150 euro
  • Informazioni: 02 58104451 | ristorantesadler.it | chiuso la domenica

Tano Passami l’Olio*

tano passami l'olio milano

via Petrarca 4, Milano

Tano Simonato, chef dal carattere fumantino, ha ideato negli anni una cucina che ha come filo conduttore la sostituzione del burro con l’olio extra vergine d’oliva (come si evince anche dal nome del ristorante) in modo da “conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti”. C’è anche una speciale sezione della carta dedicata alle minestre. Le proposte hanno un che di classico e rassicurante, così come le due sale del ristorante, che vantano un bell’affaccio su un cortile interno.

  • Prezzi: menu degustazione 110, 120, 130 e 140 euro
  • Informazioni: 02 8394139 | www.tanopassamilolio.it | chiuso la domenica

VIVA Viviana Varese

viva viviana varese

piazza XXV Aprile 10, Milano

A rappresentare le quote rosa della cucina milanese c’è sempre (ahinoi da sola) Viviana Varese, chef dalla grande personalità che trasmette nei suoi piatti e nel suo progetto, colorato e identitario. Il suo ristorante trova spazio all’interno Eataly Smeraldo, con un menu creativo e divertente, che punta a stuzzicare l’ospite con creazioni curiose e preparazioni sapide.

C’è ad esempio il “Testa di Rapa”, uno gnocco liquido di cima di rapa con acciuga, acqua di provola affumicata e peperoncino o le linguine alla granseola con salsa al prezzemolo, aiolì e tacos di patata. Tavoli in legno, posate di design e ambiente easy chic, per una cucina ispirata ma con i piedi saldamente per terra.

  • Prezzi: Menu degustazione 140, 170 e 190 euro.
  • Informazioni: 02 49497340 | www.aliceristorante.it | chiuso la domenica e il lunedì

I ristoranti stellati di Milano più economici

Milano non è certo una città particolarmente economica, ma in qualche modo, con un po’ di accortezza, si possono fare notevoli esperienze gastronomiche assolutamente in linea con i prezzi nazionali. Ma quali sono i ristoranti stellati più economici di Milano? Intanto, una buonissima idea per testare la cucina stellata del capoluogo lombardo senza rovinarsi è quella di optare per un pranzo: lo chef Andrea Berton, ad esempio, propone dal mercoledì al venerdì – festivi esclusi – un menu degustazione che cambia ogni giorno, composta da tre portate, a 65 euro. E anche a cena, con il percorso di due portate a scelta dal menu, ce la si cava con 105 euro a persona (dolce extra).

Anche il menu pranzo del Ristorante Sadler è interessante, con proposte simpatiche che rivisitano la tradizione milanese a prezzi abbordabili (per esempio, il “fritto sfizioso”, che è un Riso da passaggio con croquette di cavolfiore e peperone, fiori di zucchina con mozzarella e alici del Cantabrico costa 21 euro e il Riso alla milanese al salto con crema di Grana Padano 24 mesi Riserva costa 22 euro).

A 110 euro potete invece permettervi il menu contemporaneo di cinque portate de L’Alchimia, e addirittura vi può costare 100 euro (bevande escluse) l’esperienza di tre portate al modaiolo Ristorante Anima firmato da Enrico Bartolini al Giardino di Milano Verticale. C’è infine la cucina pop di Davide Oldani, che non è più economicamente pop come un tempo (ma cosa lo è?), ma che comunque, visti i livelli a cui il ristorante è arrivato negli anni, mantiene un rapporto qualità-prezzo molto interessante.

Le esperienze più particolari negli stellati di Milano

Milano non è certo una città qualunque, anche gastronomicamente parlando. Nella più internazionale delle città italiane, la vera capitale del business e del lifestyle, si dettano i tempi delle mode, e ovviamente anche i contenuti. Vale la pena quindi di cercare un’esperienza il più particolare possibile, quando si sceglie un ristorante stellato.

Se quel che si cerca è una cucina creativa, l’indirizzo giusto è quello di Contraste, il ristorante in cui Matias Perdomo rincorre da sempre l’avanguardia culinaria. A Milano c’è anche il primo vegetariano stellato della storia italiana, il Joia, con uno chef che ha -evidentemente – precorso i tempi, anticipando il successo di una cucina priva di carne e pesce, Pietro Leemann. Assolutamente da provare anche la cucina fusion orientale del ristorante Iyo, un assoluto punto di riferimento nel fine dining milanese.

Da Felix Lo Basso è l’esperienza a essere diversa dal solito, con un ristorante che si fa casa e i tavoli che vengono sostituiti da un bancone un po’ social. Infine, se si punta a essere stupiti, non si può non provare l’esperienza del Mudec di Enrico Bartolini, a oggi ancora l’unico tre stelle milanese.