Scrivere di Gusto 2024: tutto sulla quinta edizione del corso di Valerio Visintin (e Dissapore)

Riparte il 19 aprile 2024 a Milano Scrivere di Gusto, il corso di scrittura gastronomica di Valerio Visintin, quest'anno insieme a Dissapore. Con importanti novità, tra le quali una borsa di studio offerta da Mercato Centrale.

Scrivere di Gusto 2024: tutto sulla quinta edizione del corso di Valerio Visintin (e Dissapore)

Il giornalismo gastronomico non può prescindere da una deontologia solida, sulla carta stampata così come online. Una prospettiva comune, esercitata su mezzi diversi, che mi rende particolarmente orgogliosa di questo annuncio: la quinta edizione di Scrivere di Gusto, la scuola di divulgazione gastronomica diretta da Valerio Visintin, ci vedrà in veste di co-organizzatori, insieme al critico mascherato del Corriere della Sera.

Uniremo le energie con l’obiettivo di realizzare un corso come sempre completo, base di partenza per le future firme della gastronomia, ma ancora più spendibile nei media contemporanei e, nondimeno, con una nuova splendida sede. Sarà infatti il Mercato Centrale di Milano, nelle splendide sale del primo piano – letteralmente a un passo dalla Stazione Centrale – ad ospitarci, garantendoci aule perfette per la didattica frontale e le lezioni di degustazione. Oltreché una notevole comodità per i corsisti fuori sede.

Il corso, i docenti, il costo

Mercato Centrale Milano

Quanto alle specifiche sul corso, iniziamo ad illustrarvi cosa non cambia. 10 lezioni in presenza tenute dai docenti più complementari possibili in quanto a professionalità e, nondimeno, istituzioni e personalità nei rispettivi ambiti. Lo scopo è quello di fornire una preparazione ampia nel mare magnum gastronomico ma al contempo verticale su terreni nettamente specifici, elargendo strumenti per affrontare più tematiche (d’altronde il giornalista non è tenuto a sapere tutto, ma deve conoscere il metodo per comprendere e divulgare le informazioni), spaziando agilmente tra copywriting, recensioni di ristoranti, notizie di attualità, valutazioni di prodotti, cucina e social network. Per esempio. Perché i docenti, impegnati in classiche lezioni teoriche e pratiche, sono stati scelti per esaudire tutto ciò che, ad oggi, serve a un divulgatore gastronomico.

Ci saranno lo scrittore Michele Marziani e l’analista sensoriale Stefania Pompele, l’influencer Lorenzo Biagiarelli e il sommelier Antonello Maietta, il comunicatore per la ristorazione Aldo Palaoro e l’agente editoriale Jacopo Viganò, la giornalista culinaria Chiara Cajelli, e naturalmente Valerio Visintin, oltre a me, direttora di Dissapore.

Il costo è di 1.500 euro, rateizzabile tramite PayPal, e ci si iscrive su Evenbrite. Inizierà il 19 aprile e si proseguirà, a cadenza settimanale, ogni venerdì a partire dalle ore 15. Ogni singola lezione durerà tre ore in totale, considerando 90 minuti di insegnamento frontale e un’ora e mezza di laboratorio, sia essa di scrittura o degustazione.

Le novità: la borsa di studio Mercato Centrale Milano, la redazione didattica virtuale

Tre lezioni extra completeranno Scrivere di Gusto: costituiremo una vera e propria redazione online per lavorare insieme, a tutti gli effetti, alla stesura di articoli di stretta attualità (anziché no), in modo da simulare la quotidiana attività di una redazione. Rigorosamente online, e con tempi assai pressanti, i corsisti scriveranno con noi (Chiara Cavalleris e Valerio Visintin) per mettersi effettivamente alla prova, con la possibilità, per gli alunni migliori, di entrare nella redazione di Dissapore e iniziare a trasformare la scrittura gastronomica in un mestiere.

Inoltre, Mercato Centrale Milano metterà a disposizione una borsa di studio, dedicata al più meritevole dei corsisti. Ovvero, con l’onere di individuare, durante il corso e in base ai vari laboratori di scrittura, il maggior potenziale tra gli iscritti al corso, assegneremo una borsa (offerta da Umberto Montano – ovvero Mercato Centrale), che consisterà nella completa restituzione del costo del corso, con l’obiettivo di agevolare il più possibile l’impegno nella scrittura gastronomica.