Crushi, insalashi e carpashi: perché, perché, perché?

Crushi, un piccolo take-away in via dei Mille a Torino, supera il confine del fastidio chiamado i propri prodotti crushimi, insalashi e carpashi. Perché? Le parole sono importanti

Crushi, insalashi e carpashi: perché, perché, perché?

Ah, la tartare. Metteteci una carne di quelle giuste, un coltello dopo il passaggio dell’arrotino, quel pizzico di senape che neanche ve lo dico. Insomma, una piccola meraviglia.

Potrebbe mai un fattore esterno a questi elementi farvi passare inesorabilmente la voglia di una bella battuta al coltello?

No, direte voi. Ne ero convinta anche io, fino a poco fa. Fino a quando ho saputo dell’esistenza di crushi e crushimi.

Oltre alla mia stima, i suddetti spero possano perdere anche quella di una buona fetta di puristi del sushi, categoria disposta a dare i numeri anche per molto meno.

Dicesi crushimi della carne cruda in forma nipponica (il classico quadratino da sushi). Dicesi crushi (su cui concentrerei la dose maggiore di fastidio) della carne cruda travestita da sashimi, quindi poggiata leggiadramente su base di riso.

Anche buona, mi dicono, carne fassona lavorata da cuochi attenti all’estetica in piccolo locale in via dei Mille a Torino, un take away.

Però, ricordate gli schiaffetti sulla bocca che vi arrivavano da piccoli se dicevate una parolaccia? Ora li capite vero?

crushi

Qualcuno deve aver pensato di avere avuto un’idea geniale in onore della cucina fusion. Quelli che da tempo scrivevano sul menu “sushi di kobe” si sentiranno degli sfigati senza inventiva. I clienti, poi, a ordinare al telefono “2 crushimi”, si sentiranno a metà strada l’essere ridicoli e l’essere in Kiss me Licia.

Il nuovo confine del fastidio è segnato, puntuale come un orologio. Non fai nemmeno in tempo a infastidirti per l’aperisfizio di turno, che qualcuno se ne esce con un cibo, una ricetta o un neologismo che si candida da subito a disturbare peggio dell’allergia da polline.

Crushi e crushimi entrano di diritto nei fastidi primavera/estate 2016.

Con quell’alone modaiolo e quel mix circense di ingrediente, forse potrebbe fare innamorare solo un meticcio biellese-koreano. Per il resto del mondo, spero siate con me perché sto parlando in nome di tutti gli infastiditi, crushi e crushimi sembrano invece destinati all’invettiva libera.

Non ho pietà? Sono troppo dura? Ho esagerato? Dopo quello che sto per dirvi, non potrete che essere dalla mia.

Lo stesso delivery offre anche delle gustose insalashi e dei grandiosi carpashi.

Volano invettive, vi sento fino a qui.

Se siete tipi da aperi-brunch e gli abbinamenti forzati tra cibi a caso vi fanno impazzire, allora siete nel vostro regno.

Per tutti gli altri, il mondo è un posto brutto e tocca soffrire e sopportare.

[Crediti | via Teocomics/Instagram]