Salone del gusto 2014: la guida completa per mangiare bene a Torino spendendo il giusto

Salone del gusto 2014: la guida completa per mangiare bene a Torino spendendo il giusto

La scorsa settimana il nostro sponsor Lavazza ci ha lanciato una sfida di quelle che solleticano il nostro ego, la nostra memoria e il nostro palato. Ovvero, produrre una guida gastronomica della città di Torino, che non sia l’usuale post di servizio “dove posso mangiare durante il Salone del Gusto, nel caso non ne avessi abbastanza di cibo”.

Non potevamo certo esimerci. Un po’ perché molti di noi vivono, o hanno vissuto, a Torino e sono ammaliati dal fascino discreto della città, ma soprattutto perché è luogo gastronomicamente vivo e pulsante; perfettamente in equilibrio tra tradizione e modernità.

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A Torino si fanno colazioni epiche, si mangia del gran cioccolato strepitoso e si bevono ottimi caffè, ma c’è anche un ottimo cibo di strada, ristoranti di livello, enoteche che sfoggiano la supremazia piemontese in tema di vino, Piole gustose e tanti locali aperti (anche la notte) adatti a più soluzioni.

Insomma, prendetevi del tempo e mettetevi comodi perché ci vorrà un po’.


COLAZIONE


san carlo, torino

Caffè San Carlo – Piazza San Carlo, 156
Inossidabile e principesco, da sempre è considerato il salotto buono di Torino. Assieme al Neuv Caval ‘d Brons il Caffè San Carlo si contende la veduta stordente della bella piazza, incastonata tra gli isolati del centro torinese. Ma anche gli interni, come la proposta gastronomica, non scherzano.

Diciamo che lo stile minimalista e finto povero, dominante oggi, qui non attecchisce. E il dominio del sito internet è scaduto.

fiorio, torino

Caffè Fiorio – Via Po, 8
La colazione non è affatto male, ma da Fiorio vale la pena fermarsi soprattutto a metà pomeriggio. Specialità: cioccolata calda. E che sia fondente per cortesia. Se invece non sapete rinunciare alle tradizioni fatevi un bel bicerin.

Cavour vi guarderà con benevolenza, anche se avete preferito lo spazioso e soave Fiorio all’angusto e più caratteristico Bicerin di piazza della Consolata (ma ci arriveremo).

mulassano, torino

Caffè Mulassano – Piazza Castello, 15
Se siete amanti del salato e dei sapori forti, anche la mattina, non potete rinunciare al posto in cui è il tramezzino vive, regna ed educa. Che sia nella versione nostalgica e vintage con il cuore di palma, o in quella goduriosa al salmone o all’aragosta, il piacere è comunque assicurato.

Per i dolcisti accompagnate qualsiasi cosa con l’ottimo cappuccino.

ghigo, torino

Pasticceria Ghigo -Via Po, 52
La tradizione che conta e pesa: Ghigo è aperto dal 1870 e, tra le altre cose, è celebre per  il pandoro ricoperto di crema di burro. Se non ve la sentite di tuffarvici – anche perché non è stagione – non disperate, ci sono sempre gli chantilly, le sfoglie, i cioccolatini.

Per quelli al pistacchio si dice che i torinesi siano disposti a fare follie.


CAFFE’ E CIOCCOLATERIE


al bicerin, torino

Caffè Al Bicerin – Piazza della Consolata, 5
Piccolo e leggendario, odora di caffè, cioccolato e storia. Tanto che dal 1763 mantiene inalterato il suo arredo: boiseries di legno decorate, tavoli in marmo e file interminabili di vasi in vetro colme di confetti.

Posto nella suggestiva Piazza della Consolata, merita la visita solo per il perfetto Bicerin, nato proprio tra queste mura. Ma se foste in calo di zuccheri, lo “zabaione”  fa al caso vostro.

cioccolato, guido castagna, torino

Guido Castagna – Via Maria Vittoria 27, via Torino 54
Mica facile farsi largo nella capitale del cioccolato italiano. C’è riuscito Guido Castagna, l’artigiano che partito da Giaveno ha poi aperto una dolcissima boutique nel centro cittadino, ricolma delle sue creazioni moderne e classiche.

Epici i gianduiotti, imperdibile la sua +55,  crema spalmabile di imbarazzante bontà. Se siete di corsa, ricordate che sarà presente con un suo stand all’interno del Salone.

gobino, torino

Guido Gobino – Via Giuseppe Luigi Lagrange 1
Se Guido Castagna è uno dei più giovani, Guido Gobino è certamente uno dei più famosi. Arte, innovazione e tradizione si fondono letteralmente nelle praline, nei sublimi gianduiotti e nelle premiate creme spalmabili.

Già che ci siete non perdetevi durante il Salone la presentazione dei suoi nuovi cioccolati realizzati con il cacao dei Presidi della Contalpa.


GASTRONOMIE


de filippis, torino

Pastificio de Filippis – Via Lagrange 39, via Tripoli 40
Avamposto storico che vi permetterà di scoprire l’arte della pasta piemontese. Acquistate qui i famosi plin, gli agnolotti ripieni, oppure i vari tipi di pasta fresca o secca. Se il tragitto vero casa è breve acquistate anche qualche specialità gastronomica, su tutte l’insalata russa che a Torino fa parte delle ricette tradizionali delle famiglie.

Nella centralissima via Lagrange potrete anche sedervi e assaggiare i loro prodotti sfornati direttamente dalla cucina.

perino, vesco, torino

Panificio Perino/Vesco – Via Cavour 10
Il pane come dovrebbe essere fatto, con lievito madre, farine e ingredienti di qualità.

A corollario un ampio gamma di altri prodotti, anche tipici piemontesi come i grissini stirati, o virati sul versante dolce a partire dai brutti ma buoni (biscotti) o le torte langarole alle nocciole.

ceni, torino

Drogheria Ceni – Piazza della Repubblica 5/h
A Porta palazzo una delle più antiche drogherie di Torino dove acquistare spezie, tisane, mieli e decine di cereali, farine e risi.

Tutte all’insegna della naturalità.

baita del formagg, torino

Baita del Formagg – Via Lagrange 36
Altra boutique gastronomica sontuosa: grande varietà e proposta di formaggi di tutti i tipi, italiani e stranieri, sia freschi che stagionati.

Ma limitare la proposta a questi prodotti è riduttivo, vista la sequela di olii, aceti, salumi e molto altro, tutto all’insegna della massima qualità.


STREET FOOD


taglio, torino

Taglio – Largo IV Marzo 17/C
Da quando ha aperto Taglio (omonimo del risto-bistrot-salumeria-caffè… milanese) non serve più prendere un Frecciarossa e precipitarsi almeno a Roma per poter gustare una pizza al taglio di qualità. La ricetta è quella imperante di tutte le buone pizzerie moderne: studio certosino delle lievitazioni, ottime farine e ingredienti di grande livello, molti dei quali realizzatori da produttori che sono di casa al Salone.

Con un occhio di riguardo all’aspetto locale – vedasi la mozzarella di bufala di Caraglio (Cuneo), vero e proprio marchio di fabbrica del locale – e alla replicabilità: gli impasti vengono realizzati vicino Biella e poi trasportate a temperatura controllata.

burgheria, torino

Burgheria – Via delle Rosine 1 | via del Carmine 24F | via G. Baretti 6D
Concedeteci un tono fastidiosamente dittatoriale: qui si mangia il miglior hamburgher di Torino. Pane buonissimo, carne di prima scelta e abbinamenti fantasiosi e stuzzicanti, che cambiano con la frequenza dei proclami di Matteo Renzi.

Da assuefazione le patatine: croccanti e fragranti, dalla doppia frittura alla belga, con buona pace del cardiologo. Segnaliamo che l’originaria sede di via delle Rosina si è allargata per offrire posti a sedere.

poormanger, torino

Poormanger – Via Maria di Vittoria 32/D
Patate in tutte i modi concepibili in questo piccolo ispirato alla tradizione delle jacked potato anglosassoni. Il nostro involucro di piacere viene cotto e poi riempito di ingredienti che cambiano a seconda delle stagioni, scegliendo tra salumi, formaggi e verdure.

È possibile trovarle lungo la strada grazie al carrettino attrezzato per eventi e degustazioni varie.

horas, kebab, torino

Horas kebab – Via Berthollet 24B
In una città multietnica come Torino stabilire qual è il migliore kebab cittadino diventa una cosa seria. Un piccolo indizio arriva da questo locale di San Salvario, quartiere dalle mille contraddizioni, che la notte diventa uno dei luoghi più popolari della movida all’ombra della Mole.

Ultimamente fratello e cugino hanno aperto altri due horas kebab a Torino.


PIOLE


valenza, torino

I Valenza – Via Borgo Dora 39
Le piole vi interessano lo sappiamo. Se volete andare alla scoperta della magica atmosfera che evocano e dall’autenticità della cucina, I Valenza sono il vostro luogo del cuore.

Lunghe panche e tavolacci in legno dove sedersi il sabato mattina reduci dal Balon, lo storico mercato cittadino. Prima di andarvene non dimenticate di ordinare il caffè delle casa, con panna e liquore.

ranzini, torino

Ranzini – Via Porta Palatina 9
Rimaniamo a Porta Palazzo per fermarci in un’altra piola, da Ranzini, e ordinare un calice di vino, accompagnato da salumi e formaggi.

Ma qui si viene anche per la cucina che sforna a prezzi onesti lingue al verde, peperoni grigliati, vitello tonnato, ma soprattutto acciughe al verde e tomini che da soli valgono il viaggio.

coco's, torino

Coco’s – Via Bernardino Galliari 28
Le pareti adorne di vecchie foto, cartoline e ritagli di giornali sono una dichiarazione d’intenti per un bar uscito direttamente da un ritratto dipinto negli anni ’70.

Menu succoso con prezzi onestissimi, dove accanto ad alcuni piatti di pesce ci sono le famose milanesi, zuppe di ceci, chicche alla toma e pistacchi, pappardelle al ragù e tanto altro.


RISTORANTI


san tommaso, lavazza, torino

San Tommaso 10 – Via San Tommaso 10
L’antica drogheria che diede i natali alla nascita del marchio Lavazza, ha aggiunto al cuore pulsante della caffetteria, un raffinato ristorante servito da una cantina con 400 etichette, con un menu che allinea portate di carne e pesce. Al contempo è anche uno dei bar più sfiziosi del centro cittadino.

A disposizione un’ampia scelta di caffè, e di specialità (ben 45) che creano nuove consistenze e sapori, realizzate con l’aiuto di alcuni dei top chef più famosi al mondo (Adrià, Oldani, Cracco e Bottura).

le vitel etonnè, torino

Le Vitel Etonné – Via San Francesco da Paola 4
Simpatico nome (crasi franco-piemontese, copyright Bob Noto) derivato dal celeberrimo piatto bandiera del locale che sbuca sempre in ogni menù. L’atmosfera è informale e calda, la proposta è fortemente radicata nel territorio.

Difficile pescare un piatto sbagliato, dagli eccellenti primi ai gloriosi formaggi valdostani e piemontesi, con ovviamente una menzione alla carne di fassona battuta al coltello. Interessante anche la selezione della cantina.

barrique, torino

La Barrique – Corso Dante 53
Per i più pigri e per i più gourmet, a cinque minuti dalla sede espositiva del Lingotto trovate il ristorante stellato di Stefano Gallo. Esperienze da Ducasse e all’Enoteca Pinchiorri prima di tornare nella sua città natia per mettere in pratica quello che aveva imparato.

La sua cucina non ha confini, destreggiandosi tra piatti a base di carne o pesce nutrendosi anche di ricette tradizionali, talvolta rivisitate con ingredienti provenienti da altre regioni.

la credenza, torino

La Credenza – Via Cavour 22, San Maurizio Canavese
A due passi da Torino lo stellato la Credenza è il regno di ben due chef, Giovanni Grasso e Igor Macchia. Un mix di esperienza e apertura al mondo grazie ai frequenti viaggi che Macchia intrattiene con l’Oriente, fanno grande un locale a cui la sola stella Michelin per servizio, cura e cantina va sicuramente stretta.

Fa parte della partita anche la pastry-chef Chiara Patracchini, una delle più talentuose giovani pasticciere d’Italia.

dolce stil novo, torino

Dolce Stil Novo – Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale
Vista mozzafiato dai giardini della favolosa Reggia di Venaria. Monarca di questa cucina è Alfredo Russo, chef dalla grandissima esperienza internazionale, che dal Piemonte lo ha fatto viaggiare in tutto il mondo per consulenze e studio di nuovi format legati all’alta ristorazione.

In occasione del Salone è stato realizzato un menu ad hoc disponibile fino al 26 ottobre.

dal cambio, torino

Del Cambio – Piazza Carignano 2
Da alcuni mesi ha riaperto uno dei più blasonati e famosi ristoranti torinesi, affidato nelle sapienti mani di quel Matteo Baronetto, in solitaria dopo il sodalizio con Carlo Cracco. Non aspettatevi eccessivi voli pindarici: il menù è solido quanto legato alla tradizione.

Gli antichi affreschi e stucchi che adornano le stanze del ristorante (dove peraltro e necessario l’uso della giacca per i signori, in sala Risorgimento) non apprezzerebbero.

enoteca, bordò, torino

Enoteca Bordò – Via Carlo Ignazio Giulio 4/G
Una bella e corposa carta dei vini, birre artigianali, un menù semplice e tradizionale, che spazia tra il Piemonte e la Sicilia, con fermate classiche per la battuta di fassone e per la pappa al pomodoro.

Ah, il locale è sempre affollato sin dall’aperitivo, motivo per cui, volendo è possibile anche il servizio di take away.


PIZZERIE


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Pomodoro & Basilico – Via Martiri della Libertà 103, San Mauro Torinese
La pizza gourmet di Patrick Ricci ha una curiosa genesi. Prima dirigente di alto profilo di aziende automobilistiche, fino a quando non rimane folgorato sulla via del lievito madre, e decide di vivere sei mesi a Napoli per ‘rubare’ l’arte del mestiere di pizzaiolo.

Nasce così la sua officina artigianale della pizza, con un menu stagionale e dai grandi classici che, curiosamente, non permette di modificare gli ingredienti.

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Libery pizza e artigianal beer – Via Legnano 14
La birra artigianale dell’insegna è la Baladin di Teo Musso che ai tempi dell’apertura era una vera e propria dichiarazione d’intenti: qualità e materie prime.

E la pizza infatti è ai vertici del panorama nazionale per quanto riguarda le proposte classiche. Grande digeribilità e ottime proposte, con la pizza con la burrata assolutamente da provare.

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Eataly – Lingotto Torino
Ma come, vi mandiamo a mangiare una pizza all’interno di un Eataly?. Questa però è la sede originaria, vero e proprio laboratorio per la catena di Farinetti. Qui la pizza è tra le più buone di tutta Torino, all’insegna dell’uso di grandi ingredienti e ottime farine, mantra primordiale, prima della diffusione della pizza gourmet.

Ci si siede al lungo (e scomodo) bancone o ai tavolini piazzati tra gli scaffali del market e si sceglie tra le (poche) proposte, tutte filologicamente corrette. Birra Forst alla spina, selezione di artigianali in bottiglia e formula del coperto tipica di Eataly, che con solo 1,00 euro permette di avere acqua (minerale, la Lurisia della casa) e pane a volontà.


GELATERIE


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Agrigelateria San Pè – Lingotto Torino
Se siete ancora da Eataly Lingotto e avete lo spazietto gelato non potete uscire senza aver assaggiato quello dell’agrigelateria.

Apripista di quelle fattorie che hanno cominciato a produrre un gelato realizzato con il latte delle loro vacche, ha coniato il termine agrigelateria, oggi di uso diffuso e talvolta usato in maniera, per così dire, impropria. Da provare il Bunet e la gianduia.

alberto marchetti, torino

Alberto Marchetti – Corso V. Emanuele II 24, via Po 35bis, via Reggio 2
Lo abbiamo celebrato più volte ma non possiamo ometterlo. Tra l’altro, il gelato di Marchetti sarà protagonista al Salone nello stand della Fondazione Slow Food dove presenterà alcuni gusti realizzati con i Presidi Albicocca di Valeggia, Fragolina profumata di Tortona, Ramassin della Valbronda, Robiola di Roccaverano, il Cioccolato Chontalpa, la Vaniglia chinantla e la svizzera Farina Bona.

Nei negozi in città troverete molti altri gusti sfiziosi, che gli hanno permesso di diventare uno dei gelatieri più famosi d’Italia.

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Gelateria Popolare – Via Borgo Dora 3
La gelateria più affine ad una piola piemontese, dalla proposta informale e sbarazzina, ma non per questo meno qualitativa.

Troverete pochi gusti semplici e gustosi, ad un prezzo davvero basso (popolare, appunto) che si inserisce perfettamanente nel quartiere di Porta Palazzo dov’è nata a due bassi dal Balon. Da provare il gusto al miele, le creme, e le frutte rigorosamente di stagione.


DOPOCENA


barz8, torino

Barz8 – Corso Moncalieri 5F
Il cocktail del momento è il gin tonic, e questo lo sappiamo. Da drink di riserva da ordinare nei peggiori bar di Caracas è diventato una bevuta di culto per estimatori ed edonisti. E questo, oltre a noi, lo sanno bene da Barz8, visto che di gin ne hanno più di 100 tipi, da miscelare con svariate qualità di tonica.

Uno di quei locali piccoli ma buoni, con baristi competenti e una location perfetta, affacciato com’è sul Po, ai piedi della raffinata collina torinese.

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Smile Tree – Piazza della Consolata 9
Nella spettacolare piazza della Consolata – il dehors basterebbe per far entrare il locale nella top 5 dei cocktail bar migliori d’Italia – lo Smile Tree si è fatto conoscere per i suoi drink scenografici.

Il bello è che le conchiglie, le pietre, le tavolette d’ardesia non sono un semplice abbellimento. Tutto è funzionale a una perfetta armonia sensoriale. Anche l’aperitivo non è niente male.

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Anselmo Vermouth – Via Belfiore 14 C
Tutto nasce con la passione dei torinesi, a lungo sopita, per il vermouth. Del resto è a Torino che è stato inventato questo liquore multitasking, che funziona dall’aperitivo fino al dopo cena. Grazie all’idea brillante di un gruppetto di giovani è stata recuperata una vecchia ricetta di vermouth, che ora rinasce nell’aperitivo della casa.

In più, ottimi cocktail con diversi tipi di distillati e una carta dei drink che avrebbe fatto invidia (e gola) a Hemingway.

cornetti night, torino

Cornetti night – Via delle Orfane 28
Non potevamo chiudere che con un’omaggio alla fame notturna. Nel cuore del Quadrilatero è possibile mangiare il vero cornetto napoletano con ripieno (ma anche aragostelle, panini napoletani salati, babà e zeppole) dopo mezzanotte.

Merito dei 2 fratelli Bianco (uno dei quali forse lo ricorderete nel film “Io speriamo che me la cavo”) che hanno rivoluzionato la notte torinese, sfamando orde di giovani con le loro meraviglie, farcibili con mille combinazioni differenti.

 

 

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