Dieta ipocalorica, quante calorie si assumono in un giorno?

Il concetto di dieta ipocalorica è molto relativo e personale, sicuramente non esiste un numero uguale per tutti. Vediamo di approfondire.

Dieta ipocalorica, quante calorie si assumono in un giorno?

Mi rendo conto che qualcuno di voi si arrabbierà solo leggendo il titolo, ma sappiate che a volte andare oltre al titolo e dare una chance all’articolo vale molto la pena. Come in questo caso, in cui si parla di dieta ipocalorica, di quante calorie si assumono in un giorno ma anche di come questo concetto non possa avere una risposta precisa. E lo si scrive proprio per tutti coloro che invece credono ci siano soluzioni adatte a tutti.

Calorie come unità di misura (in senso letterale ma anche figurato)

Dicesi caloria unità di misura dell’energia. Questo nella termodinamica. Dicesi kilocaloria l’equivalente di 1000 calorie, ed è usata per misurare l’apporto energetico di un alimento. Le calorie, o kilocalorie, da unità di misura in ambito scientifico sono tuttavia diventate anche unità di misura di tutta la nostra vita. Ci condizionano l’esistenza e spesso non ce ne rendiamo conto: “zero calorie” di qui, di la, di su, di giù; “light” ovunque. Pranzi di terrore per quel grissino che ci tenta. Brioche o non brioche a colazione? Siamo kilocondizionati ma le kilocalorie sono da prendere con le pinze: il light vuol dire meno calorie ma “più” di altro; idem tutto ciò che è simile. Dove c’è la parola “senza”, vi assicuro che c’è ben altro che compensa. Un esempio? Le bibite zero calorie zero zuccheri: certo, perché contengono edulcorante che non ha effettivamente calorie ma è un elemento che il corpo non sa come smaltire, e che quindi lascia in giacenza nell’organismo.

Il metabolismo

Chiedo perdono per la lunga premessa nel paragrafo precedenze, era per introdurre le prossime righe. Per dimagrire, le kcalorie non sono affatto l’unica cosa da tenere in conto: il metabolismo cambia da persona a persona, quello basale ovvero il nostro consumo energetico a riposo completo. Ne parlo in un altro articolo ma in pratica è il valore che rappresenta le kcalorie che consumiamo senza fare nulla, da svegli. Verrebbe spontaneo pensare che allora basterebbe ingerire meno calorie di quante ne consumiamo a riposo e, tac, si dimagrisce. Invece, è molto ma molto più importante del conteggio la scelta delle calorie. Alimenti che servono al nostro organismo, che lo facciano lavorare, che non blocchino la digestione, alimenti che tra loro non si inceppano ma fanno andare tutto liscio. Ergo, se a riposo consumiamo 1000 calorie, non è una soluzione mangiare 900 calorie di cioccolato e basta.

Le calorie “ideali” per un uomo e una donna

Nel settore si parla di fabbisogno calorico giornaliero (FCG), e ci sono formule per calcolarlo ma solo un nutrizionista può fornirvi dati precisi anche in base alla vostra anamnesi personale. Quindi abbandonate l’idea di usare quegli algoritmi che vi calcolano la qualunque inserendo età, altezza e peso… ok? In media e in generale (molto in media e molto in generale):

  • donna: necessita di circa 2000 kcal al giorno;
  • uomo: ne ha bisogno 2500

Per dimagrire, una a una donna quindi basterebbero 1500-1700 kilocalorie, ad un uomo basterebbero 1700-1800 kilocalorie. Sulla carta. Una dieta ipocalorica scende ulteriormente, tagliando le calorie giornaliere in percentuale ancora minore: in giro per il web si leggono diete ipocaloriche da 1200 calorie, che a mio parere è folle a meno che non ci sia qualche specialista ad averlo indicato.

Menù ipocalorico di esempio (puramente indicativo)

In un giorno, ecco un esempio di dieta ipocalorica drastica da 1200 kcal per dimagrire:

  • colazione circa 2oo kcal: circa 100 kcal di biscotti secchi + 125 ml di yogurt;
  • pranzo circa 300 kcal: 60 g di pasta con pomodoro non oltre a 50 kcal + 125 g di yogurt;
  • cena circa 700 kcal: 50 g di pane + 80 g di pollo + 200 g di verdure acquose tipo finocchio o zucchine + 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva;
  • spuntino e merenda: non pervenuti

C’è chi sceglie di non badare alle calorie come suggerisce Lemme, c’è chi divide la propria vita “a zone” o “a punti“… ma io andrei sempre e a prescindere da uno specialista che faccia una panoramica completa e approfondita di ciò che ci serve, tanto fisicamente quanto emotivamente.