Cocktail, il primo libro del Jerry Thomas Project: Twist on classic

Intervista ad Antonio Parlapiano su "Twist on classic", il primo libro di ricette di cocktail del Jerry Thomas Project di Roma.

Cocktail, il primo libro del Jerry Thomas Project: Twist on classic

Antonio Parlapiano ci presenta Twist on classic: il primo libro di ricette del Jerry Thomas Project, considerato da molti il miglior drink bar italiano, che compie 10 anni.

Quasi arrivati al decimo anniversario, i fantastici quattro della mixology italiana, Alessandro Procoli, Antonio Parlapiano, Leonardo Leuci e Roberto Artusio, fondatori del Jerry Thomas Project, non potevano trovare modo migliore per festeggiare che pubblicare il loro primo libro di ricette: edito da Giunti Editore, dal 12 giugno è sugli scaffali Twist on classic – I grandi cocktail del Jerry Thomas Project.

Forte di endorsment provenienti da personaggi del calibro di Jude Law (l’attore ha scoperto il locale, e se ne è innamorato, durante le riprese della prima stagione della serie tv The Young Pope di Paolo Sorrentino), il volume, oltre a raccogliere le ricette di 23 drink fondamentali (dal Margarita al Daiquiri), racconta anche la storia del locale romano, l’idea alla base del primo speakeasy italiano e si sofferma anche su attrezzatura, tecniche e ingredienti.

Dopo aver partecipato alla presentazione del libro a Roma, al Lanificio, siamo andati direttamente alla fonte: Antonio Parlapiano ci ha preparato tre varianti del Negroni per celebrare il centenario del drink, poi ci ha illustrato il volume, che adesso ha un posto in primo piano nel locale al numero 30 di Vicolo Cellini.

Jerry Thomas Project: gli inizi

Sono quasi dieci anni che siamo aperti e, se mi guardo alle spalle, mi sembra ieri: in questi dieci anni molto è cambiato, nella nostra vita e in quella dei nostri ospiti. Il mondo del bar è cambiato. Secondo noi in meglio. Quando abbiamo iniziato venivamo tutti e quattro da una serie di esperienze all’estero, abbiamo avuto dei maestri che ci hanno insegnato il concetto di qualità e sopratutto di ospitalità. Il Jerry Thomas inizialmente è nato come laboratorio in cui esprimere tutto ciò che avevamo imparato: era un luogo di ritrovo per bartender e mi ricordo che non facevamo entrare i clienti normali. Apriva molto tardi, tutti pensavano fosse un nostro vezzo, in realtà era così perché il primo che lasciava il posto di lavoro veniva ad aprire il Jerry: è stato un posto in cui non abbiamo mai puntato a fare del business, volevamo semplicemente diffondere la cultura della mixology più sostenibile“.

Jerry Thomas Project: il successo

Molti colleghi ci hanno seguito: inizialmente venivano a trovarci e, a poco a poco, hanno cominciato a diffondere il verbo anche nei posti dove lavoravano. Oggi Roma è diventata una città dove c’è un’ottima cultura del bere, del saper miscelare e, sopratutto, del saper ospitare, anche un pubblico internazionale. Forse come mai nel passato. Quando abbiamo aperto è stata una scommessa, che ci ha spinto ad alzare sempre il livello di ciò che mettiamo nel piatto, al punto da fare delle ricerche storiche, che ci hanno portato a selezionare, e in alcuni casi anche a produrre, tutta una serie di liquori, spirits e distillati con lo scopo di ricreare, in modo più fedele possibile, le ricette originali del pre-Proibizionismo americano, quello in cui ha vissuto Jerry Thomas, a cui abbiamo voluto dare il maggior tributo in questo locale“.

Twist on classic – I grandi cocktail del Jerry Thomas Project

Oggi siamo fieri di aver presentato la nostra prima pubblicazione: qualcuno ci ha detto che era ora! Per noi è stato importante renderci conto di dove volevamo arrivare e soprattutto capire se ci eravamo arrivati. Questo libro per noi è fonte di grande orgoglio: ci abbiamo messo dentro tutta la nostra ricerca, tutti i nostri più grandi drink, come li prepariamo, le tecniche utilizzate… Abbiamo voluto comunicare tutto. Crediamo che, in un mondo in cui è sempre più importante comunicare un messaggio, sia altrettanto importante stare attenti a come comunicarlo. Quindi speriamo che sia di vostro gradimento al pari dei nostri drink“.

[Foto: Valentina Ariete per Dissapore]