Italia-Inghilterra: il divieto di vendere alcolici da asporto è il peggior nemico della finale

Italia-Inghilterra, per evitare festeggiamenti ad alto tasso alcolico e assembramenti, molte amministrazioni hanno inserito divieti riguardanti cibo e alcol.

Italia-Inghilterra: il divieto di vendere alcolici da asporto è il peggior nemico della finale

La finale degli Europei 2020 Italia-Inghilterra si avvicina, e in molte città sale la preoccupazione per gli assembramenti dovuti agli eventuali festeggiamenti, o in generale a comportamenti considerati poco consoni con la pandemia ancora in corso.

E come spesso accade, si colpisce il mezzo per arrivare al fine: cioè, l’alcol e – in misura minore – il cibo. Molte sono le amministrazioni cittadine che nelle ultime ore hanno emanato ordinanze contenenti vari divieti, specifici per la serata di domani. Eccole, da nord a sud.

A Roma è in vigore in verità una ordinanza della sindaca Virginia Raggi che è stata emanata a inizio luglio e sarà valida per tutta l’estate fino al 15 settembre:  divieto di vendita di bevande alcoliche da parte dei negozi e nei distributori automatici dalle 18 alle 7 del mattino. Sempre dalle 18 non si possono consumare alcolici e superalcolici in contenitori di vetro nelle strade pubbliche o aperte al pubblico transito e nelle aree verdi non recintate. Inoltre, dalle 20 alle 7 del giorno successivo è vietato l’asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in bicchieri e bottiglie di vetro da locali, negozi e qualsiasi attività di somministrazione di cibo e bevande.

Ma mentre la capitale si tiene al coperto con un provvedimento generale, altri ricorrono a misure apposite in vista di una partita per cui sale la tensione a ogni minuto, fomentata da polemiche extra calcistiche e che coinvolgono anche il cibo nello scontro tra Italia e Inghilterra. Ad Avellino il sindaco Gianluca Festa anticipa di un’ora il divieto stabilito per tutta la Campania da De Luca e ordina dalle 21 il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore presso le grandi e medie distribuzioni di vendita; dalle 18 l’obbligo di vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda, alcolica e non alcolica, solo con contenitori monouso, con divieto assoluto di vetro e lattine. Anche in questo caso il provvedimento è valido fino a fine agosto.

E ancora: domenica 11 luglio, dalle ore 19.30 e fino alle 5 del mattino successivo, a Cuneo sarà vietata la vendita di alcolici da asporto. A Biella il sindaco Claudio Corradino emette un’ordinanza sul divieto di alcolici da asporto per la serata di domani, domenica 11 luglio 2021, dalle 18 fino alle 6 di lunedì, su richiesta del Comitato di Sicurezza e Ordine pubblico tenutosi in Prefettura. Analoghi divieti in Piemonte a Mondovì, in Sicilia a Castelvetrano, a Ravenna, a Benevento.

Torino la sindaca Chiara Appendino vieta il maxischermo in piazza, e inserisce una serie di divieti che già iniziano sabato: chiusura alle ore 21 dei negozi che vendono generi alimentari nelle zone del centro, dalle 24 alle 3 inoltre è vietata la somministrazione di alcolici. Domenica invece il divieto di vendere beni alimentari dalle 21 alle 7 riguarderà invece tutta la città ed alcolici e superalcolici potranno essere consumati, dalle 24 alle 3, solo all’interno dei locali, al tavolo. Dovranno essere bloccati anche i distributori automatici di bevande. In tutta Torino, inoltre, tra le 21 di domenica e le 7 di lunedì sarà vietata “la detenzione per il consumo, in luogo pubblico o ad uso pubblico, di bevande in contenitori di vetro – quali bottiglie, bicchieri, calici – o metallo”.

[Fonti: Money.it, Fanpage, Cuneo Dice, Prima Biella, Torinonews24, LabTv, Tp24, Ansa]