Non è più Suntory time: whisky giapponese razionato per troppe vendite

Suntory, la marca di whisky giapponese celebrata in Lost in Translation, sospende la vendita di due distillati per eccesso di vendite

Non è più Suntory time: whisky giapponese razionato per troppe vendite

Suntory, il whisky giapponese reso popolare dall’attore Bill Murray in Lost in Translation, amato film di Sofia Coppola, ha annunciato entro il 2018 lo stop alle vendite di “Hakushu” 12 anni e “Hibiki”, 17 anni, due dei suoi whisky più popolari, per un motivo insolito: troppe richieste.

Nel corso degli anni entrambi i whisky Suntory hanno vinto numerosi concorsi internazionali, sbarazzandosi di concorrenti provenienti da paesi più blasonati nella produzione di whisky, come Scozia, Canada o Stati Uniti.

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Una domanda cresciuta di pari passo con le vendite del whisky in Giappone, raddoppiate negli ultimi dieci anni anni. Da 61 milioni di litri del 20o7 si è passati ai 137 milioni del 2017 (il 9% in più rispetto al 2016).

Sul mercato internazionale i marchi del sol Levante hanno acquistato prestigio con una serie di premi, guadagnati soprattutto dai gioielli di casa Suntory.

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Non è chiaro se un giorno i distillati torneranno sul mercato, magari con una disponibilità limitata, anche se la fortunata azienda giapponese fa capire dal quartier generale di Shimamoto, distretto di Osaka, che prima o poi succederà.

Nel rapporto causa effetto che ha condotto allo stop della produzione del whisky Hibiki, invecchiato 17 anni, ha sicuramente avuto un ruolo il successo del film Lost in Translation, in cui Bill Murray interpretava un vecchio attore americano assunto per girare spot pubblicitari in Giappone.

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“Per i momenti di relax, prenditi un Suntory time”, diceva il personaggio di Murray, Bob Harris, in uno degli spot pubblicitari inventati per il film.