Il Buonappetito: vacanza è… un bicchiere di vino al mattino

A bere vino il mattino presto si viene additati, ma in vacanza è tutto diverso: un bianco ghiacciato come aperitivo, un calice a pranzo con la frittura

Il Buonappetito: vacanza è… un bicchiere di vino al mattino

Sapete cosa mi dà un’ENORME sensazione di vacanza? Poter bere di giorno. Anche alle undici di mattina. Anche alle tre di pomeriggio.

Non fraintendetemi: non sono un etilista, non credo di aver mai sfiorato la dipendenza dagli alcolici, per quanto mi piacciano e per quanto mi renda conto che hanno un terribile richiamo dovuto al fatto che al terzo bicchiere di vino i problemi svaniscono (ma ho una notizia bomba: non svaniscono!).

Tuttavia bere mi piace.

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Mi piace quel lieve senso di ebbrezza che rilassa, che fa scorrere la vita più dolce, che lubrifica la conversazione.

Durante tutto l’anno quell’ebbrezza va centellinata. Anzi, spesso va combattuta: quante volte si rinuncia al vino a pranzo ché se no il pomeriggio si viene travolti da sonnolenza e indolenza, quante volte si beve meno di quanto si vorrebbe a cena perché bisogna guidare.

Nella vita quotidiana addirittura chi beve presto è additato: l’anziano che si fa la grappa la mattina, quelli che inanellano “bianchi macchiati” già alle prime ore dell’alba.

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Ma in vacanza: ah, in vacanza è tutto diverso.

— C’è qualcosa di meglio di un mojito alle 11 di mattina in riva al mare?

— Di un bicchiere di bianco ghiacciato a mezzogiorno, su una rotonda con gli amici?

— Di un bel calice a pranzo, con la frittura?

— Di una birrona alle sei, dopo una partita a beach volley?

Di solito arrivo alle ferie così disabituato a bere fuori pasto che quando vado al bar, per abitudine, continuo a ordinare un caffè.

Ma è solo quando una mattina, finalmente, mi siedo a un tavolino e dico “un Aperol Soda, grazie!” che finalmente inizia l’estate.