So di non sapere, diceva Socrate. The Less I Know the Better, dice Tame Impala. "Chardonnay", dicono i Super Vino Bros. Sbagliano di continuo, eppure vincono sempre. Come fanno? Grazie alla vulnerabilità.
Se lo Speicalty, intriso di punteggi, vi ha fatto salire l'acidità, allora dovete sapere che nel mondo della valutazione del caffè sta cambiando un po' tutto. Come funziona il CVA, “Coffee Value Assessment, che considera anche il prezzo della materia prima in piantagione.
E dunque sì, probabilmente l'Intelligenza Artificiale ci seppellirà, come ha seppellito Julia Vineboo. E, viste le premesse, non sarà una bella morte.
Il Governo fa il punto, dopo 3 anni di insediamento, e Francesco Lollobrigida dà i suoi numeri, vedendo il bicchiere mezzo pieno dove tanti motivi per essere ottimisti non ci sono.
L'evoluzione del caffè passa dalla sostenibilità: ecco il Report 2024 de Le Piantagioni del Caffè. Un esempio di come, anche in tempi di recessione, la filiera del caffè possa avere un impatto positivo su società e ambiente. .
Presentate sostanzialmente in concomitanza, quelle che ad oggi ci risultano le due principali guide al vino italiano - Slow Wine di Slow Food e Vini d'Italia di Gambero Rosso - ci raccontano novità e qualche trend di settore, ciascuna a proprio modo.
Hanno fatto un film per raccontare il rapporto dei veneti con l'alcol, e tutto torna. Si chiama "Le città di pianura", ed è molto azzeccato fin dal titolo.
Tra i pionieri italiani dell'e-commerce, nel vino e non, Tannico è diventato nel tempo un marchio conosciuto. La sua storia, fino all'acquisizione da oltralpe.
La gioia di Lollobrigida, la cupezza di Cotarella e il Manifesto per il vino italiano, il cui primo punto è chiaro quanto in contraddizione con il Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare: l'Italia deve produrre meno vino.
L'aggressione a Giuseppe Luciano Aieta di Cà du Ferrà ci conduce a una riflessione sul difficile rapporto con omofobia e maschilismo delle piccole comunità agricole. Un tema che affrontiamo anche con Roberta Bruno di Gringhigna e Silvia Pragliola e Lisa Gentili, proprietarie di Poggio Bbaranèllo.
Se anche Angelo Gaja si esprime sul vino invenduto italiano, allora la questione si fa seria: come propone di risolvere la questione il celebre barolista e cosa significherebbe.
Il low alcol non è un vezzo per ventenni. Non se i consorzi di produzione delle grandi DOC italiane modificano i propri disciplinari in favore di un minore grado alcolico consentito. Ha iniziato l'Orvieto, ma la strada è segnata.