L’appello social degli chef romani per avere strade più sicure

#Iotornoacasadinotte: appello social degli chef romani per avere strade più sicure dopo la morte di Alessandro Narducci

L’appello social degli chef romani per avere strade più sicure

#iotornoacasadinotte. Con questo hashtag la chef di Glass Hostaria Cristina Bowermann ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica, e in particolare l’amministrazione comunale di Roma, sulle condizioni della viabilità e sullo stato di degrado delle strade romane, pericolose a maggior ragione di notte, quando la visibilità è ridotta.

Un’iniziativa nata dopo il drammatico incidente in cui negli scorsi giorni ha perso la vita il giovane chef Alessandro Narducci insieme alla sua collaboratrice Giulia Puleio, rispettivamente 29 e 25 anni, mentre tornavano a casa di notte su uno scooter.

“Il nostro intento è quello di stimolare il Comune di Roma a fare qualcosa per la sicurezza stradale. Non vogliamo mettere sotto processo nessuno ma vogliamo collaborare –ha detto Bowerman al Corriere.

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“Il 21 giugno hanno perso la vita Alessandro e Giulia, la settimana prima una campionessa sportiva, e ci sono tanti altri incidenti mortali. Alcuni hanno fatto notizia, degli altri non si è detto niente. I problemi ci sono e devono essere risolti. Occorre trovare delle soluzioni”, ha continuato la chef.

All’iniziativa social della Bowerman hanno aderito numerosi colleghi, facendosi dei selfie con un cartoncino in mano che riporta l’hashtag #iotornoacasadinotte diventato in breve virale.

L’iniziativa non si è limitata al mondo della cucina ma è stata condivisa da esponenti di varie categorie professionali impegnate di notte.

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Bowerman lamenta come coloro che lavorano fino a tardi abbiamo la necessità di fronteggiare circostanze che a Roma sembrano più frequenti: ubriachi al volante, persone che non rispettano la segnaletica stradale o che non si fermano sulle strisce pedonali.

“Va sensibilizzato chi guida –conclude la chef– su cosa si può e non si può fare, come usare lo smartphone mentre si guida, anche attraverso un’ordinanza del sindaco, come accade per esempio negli USA”.

[Crediti | Corriere Roma]