Ferran Adrià e Federico Zanasi: come Torino ha accolto Condividere

Ferran Adrià e Federico Zanasi: come Torino ha accolto Condividere

Ferran Adrià, Matteo Baronetto, Carlo Cracco, Davide Scabin e Federico Zanasi: tutti su un unico palco, con i giornalisti Marco Bolasco e Luca Ubaldeschi, per parlare di “Evoluzione del gusto – prospettive e visioni sul cibo”, fil rouge stabilito da Lavazza per le conferenze tenute alla Nuvola durante il Salone del Gusto 2018.

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Il 22 settembre le cinque chef star hanno parlato di innovazione, sperimentazione, prodotti naturali e sedicenti tali. Ha detto Adrià: “Non esiste nemmeno un pomodoro naturale, perché di fatto arriva sulle nostre tavole attraverso la manipolazione umana, non solo in cucina, ma già molto, molto prima”.

Si è ricordato Bob Noto, fotografo e gastronomo torinese scomparso un anno fa, che in qualche modo ha segnato la vita professionale di tutti i presenti. Con la fotografia “Entrava in un piatto e capiva il cervello dello chef”, ha spiegato Carlo Cracco. Il suo ex allievo, Matteo Baronetto, ha spiegato quando sia stato fondamentale il supporto umano di Noto cinque anni fa, mentre si trasferiva a Il Cambio di Torino, una brigata tutta per sé e tutte le responsabilità di un grande ristorante da riportare in auge.

“Non posso parlare di evoluzione del gusto. Posso dire che da quando ho conosciuto Bob il mio gusto si è evoluto”, ha detto invece Federico Zanasi, oggi alla guida di Condividere, nato con il supporto professionale di Ferran Adrià e scenografato dal premio Oscar Dante Ferretti dentro la Nuvola di Torino.

A conferenza conclusa abbiamo chiesto ai due chef come stia andando il ristorante; un locale divertente, questo è certo, ma altresì singolare, vuoi per la formula o vuoi per i piatti proposti, che inserito in un contesto come quello di Torino, dal pubblico piuttosto abitudinario, non garantiva alcun successo.