Il Buonappetito: Street Food Fest, il festival del cibo di strada a Palermo

Palermo Street Food Fest: al via oggi la terza edizione del festival del cibo di strada, che in una città come Palermo non può essere un festival qualunque

Amo Palermo. Adoro Palermo. Stravedo per Palermo. Sarà che son piemontese e abituato alla flemma, alle vie ortogonali, alle Alpi. E dunque, per reazione, bramo l’esuberanza, i vicoli, il Mediterraneo.

E poi a Palermo si mangia alla grandissima. Non tanto in tema gourmet –certo, c’è il Bye Bye Blues a Mondello, i Pupi a Bagheria e qualcos’altro–, quanto nel campionato della cucina popolare, in particolare di quella da strada.

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Il cibo di strada e la rosticceria, a Palermo, sono una cosa seria. Serissima. I “pezzi”, cioè gli incredibili prodotti da forno –pizzette, pasticci farciti…– sono squisiti; e cosa dire delle arancine; delle panelle; del pane con la milza; della quarume; della stigghiola; dei mangia e bevi (adoro che abbia questo nome della pancetta avvolta attorno a un cipollotto)…

Dunque lo Street Food Fest che parte oggi in città fino al 17 dicembre, non è uno dei tanti ritrovi di Food Truck di cui, francamente, non se ne può quasi più. Un festival del cibo di strada a Palermo è come un festival del cinema a Los Angeles, un festival di samba a Rio, un festival della birra a Monaco di Baviera.

[Il Buonappetito – Liberate i food truck]

Ci saranno trentadue casette di cibo di strada siciliano e non, e vi divertirete. La versione sugnosa dei mercatini di Natale nordici. Ma il mio sentitissimo consiglio è: dopo aver goduto delle casette e dei vari intrattenimenti del Festival, buttatevi nella città, nel cibo che sta sulla strada 365 giorni l’anno, non solo questi dieci.

Andate in piazza Beati Paoli a mangiare la quarume, in corso Vittorio da Rocky a prendere il pane con la milza, in via Maqueda da Mario e Luigi a mangiare lo sfincione, alla Vucciria da Tanino a farvi una stigghiola. E poi, la sera, spingetevi fino al Sanlorenzo Mercato, la dimostrazione che la tradizione con tutte le sue incredibili meraviglie può essere portata nella contemporaneità.

Insomma: in questi giorni andate a Palermo, diamine, sono quelli giusti. Anche se, personalmente, ritengo che ogni giorno sia quello giusto per andare a Palermo.

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