Anni 80: 5 Frankenstein culinari che mangiavo e vorrei dimenticare

Anni 80: 5 piatti horror che mangiavo e vorrei dimenticare: uova sode ripiene, risotto alle fragole, tortellini panna prosciutto e piselli, carrè di maiale con mandarinetti cinesi, savarin

Anni 80: 5 Frankenstein culinari che mangiavo e vorrei dimenticare

Oh, gli anni ‘80! Ronald Reagan eletto presidente, l’Italia campione del mondo, Gorbachov che smantella l’URSS, la diatriba Duran Duran vs Spandau Ballet (e non sto qui a dilungarmi sull’insipienza dei secondi) e i grandi classici della tavola che sbirciavo sfogliando i ricettari di mia madre quando ero moccioso. Ah sì, li mangiavo anche.

Un tripudio di salse, mousse, gelatine e presentazioni ben oltre la soglia del barocco che incarnavano il concetto di Agghiacciante, la cucina anni ‘80 era tanto sfarzosa da generare accrocchi da brivido.

Giusto ieri parlavamo di piatti horror anni 70-80, scorrendo la gallery della pagina Facebook Mangiare Anni 80 dai recessi più reconditi della mia memoria sono emersi alcuni Frankenstein culinari a volte (solo) brutti da vedere, altre volte anche da mangiare.

torta di pesce

aragosta e uova ripiene

antipasto

gelato puffo

cascata di gelatina

banana alla fiamma

Cascata di tortellini

Senza voler scomodare mostri sacri del kitsch palatale come l’aspic, cocktail di gamberi, timballi postmoderni e il mostruoso Pesce di Tonno, vorrei intonare una trenodia in ricordo di:

1) UOVA SODE RIPIENE

Uella, chi si rivede! Me le ricordo che facevano bella mostra sui tavoli delle cibaglie durante le feste di compleanno dei compagnetti mentre ci si teneva tutti per mano in cerchio cantando le canzoni di Fivelandia. Preferibilmente farcite con salsa tonnata, facevano sempre comunella con le tartine con maionese e uova di lompo, altro must degli antipasti ottantiani.

2) RISOTTO ALLE FRAGOLE

Achtung! Roba di fine decennio che s’è trasmessa fino ad anni ‘90 inoltrati e che circola ancora a piede libero tra i menu di alcuni ristoranti. Il Die Hard del kitsch la cui fortuna, più che il discutibile sapore, è stata la purpurea presenza scenica. Qualche anno fa ne mangiai uno con aggiunta di gamberi, ovvero dolciastro su dolciastro, come dire: glicemia, portami via.

3) TORTELLINI PANNA, PROSCIUTTO E PISELLI

Eccoci qui: detestare la pasta con la panna è un dovere morale, nonché civile. E non me la date a bere con il “sono gusti, sono gusti”, no, questo è Puro Cattivo Gusto. Punto. Rovinare poi i tortellini in una tal maniera è oltraggio al buon costume. Ok, anche i tortellini industriali con una lista lunga così di ingredienti E-qualcosa sono oltraggiosi. Morale della favola: da qualunque prospettiva lo si osservi, questo è un piatto imperdonabile. Amen.

4) CARRÉ DI MAIALE CON MANDARINETTI CINESI

Vediamo chi si ricorda questo piatto, figlio del trend che abbinava la frutta ai secondi di carne. Non potrò mai dimenticare quando, durante il ricevimento nuziale di una cugina di secondo grado, io, marmocchio con occhiali grandi quanto due Telefunken e circondato da frangette gonfie fissate con la lacca e camicie salmonate, fissavo quei flosci mandarinetti che non sarebbero rinsaviti neanche con un defibrillatore. Ero triste per loro e dopo l’assaggio anche il palato mi si rattristò. Non superai mai il trauma.

5) SAVARIN

È un dolce nato in Francia nell’Ottocento, ma gli anni ‘80 lo hanno adottato con orgoglio sulla scia degli estrosi timballi salati. Ne adoro la morbidezza e la punta liquorosa ma il classico stampo che gli da forma mi ha sempre recato fastidio alla vista: il buco con l’obbrobrio intorno.

E voi, quali piatti super kitsch non vorreste più vedere (o mangiare)?

[Crediti | Link: Dissapore, immagini: Piatto 70, Mangiare anni 80/Facebook]