Ho mangiato il gelato di fragole all’azoto liquido e non sono morto

vanita-duePrima provare e poi parlare. Fedele alla prima regola del ficcanaso gurmè ho preso su gli stracci e sono andato a Palvotrisia (frazioncella del comune di Castelnuovo Magra, SP). Mi avevano colpito il calore e il candore di Tania nel suo commento all’articolessa sulla cucina molecoiyfdhiueqhd (non riesco nemmeno più a scriverlo, tanto è argomento brasato) di Ferran Adrià. Prima cattiva notizia: Federico, lo chef del Ristorante Vanità che traffica con le tecniche innovative, sa cucinare anche se non ha in carta le pappardelle al sugo di cinghiale (oooh!, dice il pubblico). Seconda cattiva notizia: al Vanità si sta bene, ci si sazia, ci si diverte e si spende il giusto (aaaah!, dice il pubblico). Terza cattiva notizia, ho mangiato il gelato di fragola all’azoto liquido, preparato dallo chef sotto il naso con fragole, zucchero, due gocce di limone e una zaffatta d’azoto a quarantamila gradi sottozero. E anche se sembra l’immagine di Nostradamus nel suo antro, non sono morto (mmm…!, dice il pubblico). Anzi, sapeva di fragola (uh, dice il pubblico).
Ed ora il regalo migliore che potete farmi è non crederci, e verificare di persona.

PS: dopo il servizio di Striscia la Furbizia, le prenotazioni sono crollate, guarda un po’.