Cheese 2021 dal 17 al 20 settembre: come sarà e cosa non potete perdervi

"Considera gli animali" è lo slogan di Cheese 2021, dal 17 al 20 settembre, come sempre a Bra: cosa dovete aspettarvi.

Cheese 2021 dal 17 al 20 settembre: come sarà e cosa non potete perdervi

Tornano gli eventi in presenza e torna anche Cheese 2021, l’evento più formaggioso dell’anno. Uno dei nostri appuntamenti preferiti, se possiamo dirla tutta. Perché a Bra, dal 17 al 20 settembre, ci sarà l’occasione di scoprire ed assaggiare formaggi a latte crudo antichi e nuovi, prodotti locali e lontanissimi, facendoci una cultura casearia in grado di dare una marcia in più al nostro prossimo tagliere per l’aperitivo con gli amici.

Quindi, ecco tutto quello che dovete sapere e le cose da non perdervi a Cheese 2021.

Cheese 2021: gli animali al centro del programma

cheese 2021

 

In un momento in cui il mondo si allontana sempre di più dagli alimenti di origine animale, Slow Food rimette al centro proprio la connessione tra il regno animale e le azioni dell’uomo, per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto all’origine delle materie prime. Anche Cheese riparte da questo, focalizzandosi sul tema “Considera gli animali”: uno spunto di riflessione sul fatto che, senza gli animali (dalle razze da latte che garantiscono reddito alla microbiodiversità, alle api e a tutti gli altri impollinatori indispensabili per l’allevamento al pascolo) non esisterebbe l’infinita biodiversità casearia che invece abbiamo.

Dunque, per salvaguardare la biodiversità e godere dei prodotti che essa crea – dice Slow Food – impariamo a comprare i formaggi naturali. Non solo perché il sapore di un formaggio naturale non è neanche lontanamente paragonabile a quello di un formaggio con fermenti industriali, ma anche perché i formaggi naturali sono l’espressione del luogo in cui vengono prodotti, sono la testimonianza di una produzione locale, realizzata con i batteri disponibili per natura: una riproduzione in miniatura della biodiversità di un territorio.

E se di biodiversità e di animali si parla, è anche perché Cheese 2021 vuole accendere i riflettori non sui prodotti da latte, ma sui prodotti realizzati partendo da diversi tipi di latte: vacca, capra, pecora, bufala, asina, per citare i latti in commercio in Italia. Perché è da qui che parte la salvaguardia delle produzioni casearie più antiche e tradizionali, che prendono la loro tipicità non solo dal pascolo, dalla tecnica di lavorazione, dalla specie dell’animale che fornisce il latte, ma più a fondo, partendo dalla razza dell’animale. Il fiore della Barbagia delle pecore di razza sarda, ad esempio, la Vastedda delle pecore del Belìce, o il Parmigiano delle vacche rosse dell’Emilia Romagna.

Cheese 2021: gli spazi

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Ma se in quei quattro giorni Bra diventa la capitale mondiale del formaggio non è solo per una encomiabile questione didattica. Il formaggio, voi lo sapete bene, va assaggiato, per essere compreso. E dunque, il nostro più grande bentornato va al Mercato dei Formaggi italiano e internazionale, dove pastori e casari, affinatori e selezionatori porteranno formaggi da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Poi ci sarà la Gran sala dei formaggi, dove ogni giorno verrà proposta una scelta di cinque diversi piccoli plateau studiati come viaggi tra territori, razze e tipologie, abbinati alle circa 300 etichette dell’Enoteca.

Se lo trovate troppo gastrofighetto per i vostri gusti, sappiate che potete dirigervi anche verso lo spazio dedicato ai food truck e alle Cucine di strada provenienti da tutta Italia (bombette, focaccia di Recco, olive all’ascolana, gelati e compagnia bella). E siccome lo street food chiama la birra, ecco lo spazio dedicato ai birrifici artigianali, per dimostrare che coi formaggi anche il luppolo può avere il suo perché, eccome.

Le esperienze

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Siccome non si vive di solo mangiare, Cheese lascia spazio alla didattica esperienziale, per esempio con i percorsi educativi sull’etologia degli animali (il luogo perfetto per far divertire anche i vostri figli mentre vi abboffate di formaggi) o con “la Casa della Biodiversità” (che nonostante l’assonanza non ha nulla a che vedere con il primo Berlusconi), spazio che propone incontri e conferenze con pastori, casari ed esperti.

Per i più intellettuali ci sono poi, ovviamente, i tradizionali Laboratori del Gusto (anche a Pollenzo, collegata per l’occasione con Bra con speciali navette), dedicati ai formaggi italiani e internazionali, alle proposte dei cuochi dell’Alleanza e al mondo degli affineur. E, ca va sans dire, anche gli chef avranno il loro ruolo, grazie agli “Appuntamenti a Tavola”, cene che si terranno presso il Ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo giovedì 16, domenica 19 e lunedì 20 settembre.

Insomma: ci ri-vediamo a Bra. Non dite che non ve l’avevamo detto.