Pastorizia in Festival dà vita al “Concorso Pascolo e alpeggio italiano”, unico in Italia

Concorso Pascolo e alpeggio italiano, organizzato da Pastorizia in Festival, sarà una gara tra produttori caseari unica in Italia, dalle regole rigidissime e dalle ambizioni oramai inaspettate.

Pastorizia in Festival dà vita al “Concorso Pascolo e alpeggio italiano”, unico in Italia

Picinisco è un piccolo borgo montano in provincia di Frosinone. Si trova all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, all’interno del quale, nel periodo estivo, diversi allevatori portano il loro bestiame al pascolo. Per rendere omaggio alla tradizione pastorale della Valle di Comino e delle sue montagne, da una ventina d’anni, Picinisco è il cuore di una manifestazione unica: si chiama Pastorizia in Festival e riunisce insieme una mostra-mercato nazionale delle eccellenze casearie, gastronomia, musica e cultura.

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Picinisco è anche è il fulcro territoriale del Pecorino di Picinisco Dop e di altri formaggi tradizionali, tutti da latte crudo, frutto del pascolo, senza fermenti selezionati o naturali. Per questo, ogni anno, a Pastorizia in Festival, le aziende invitate per esporre i propri prodotti sul Viale del Castello, sono tutte produttrici di formaggi a latte crudo di pascolo e alpeggio.

Quest’anno, per valorizzare ancora di più il lavoro dei pastori, si è pensato di dare vita ad un concorso caseario, finora inedito nel panorama nazionale: “Concorso Pascolo e alpeggio italiano”. Nasce con l’obiettivo di valorizzare e premiare i formaggi del territorio nazionale, prodotti da aziende agricole o caseifici, che trasformano il latte munto da animali allevati allo stato brado o semibrado che si alimentano nei pascoli o negli alpeggi.

Una gara a latte crudo

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Ci siamo fatti spiegare da Michele Grassi – critico di formaggi, esperto di tecnologia casearia, autore di libri di settore e consulente, ma soprattutto anima e ideatore del concorso – perché si tratta di una gara di eccellenza: “Il concorso è unico nel suo genere, non ne sono mai stati presentati altri perché il disciplinare è molto rigido, in quanto si privilegiano formaggi a latte crudo ma anche senz’alcun tipo di innesto tant’è che anche le muffe degli erborinati, che in genere non vengono mai menzionate nei concorsi, non devono essere inoculate. Un’eventuale erborinatura dovrà quindi essere naturale. Esclusi anche i formaggi a pasta molle.

Si tratta di un concorso molto selettivo anche perché si rivolge alle aziende agricole ma esclude i formaggi affinati da affinatori: il formaggio non deve essere solo prodotto dall’azienda ma anche stagionato nell’azienda: prerogative rigide, insomma, ma necessarie se vogliamo avere formaggi di alta qualità e valorizzare il lavoro dei pastori”.

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Saranno ammessi esclusivamente i formaggi da solo latte crudo di alpeggio/pascolo di pecora, capra, vacca oppure misto di due o tre tipologie di latte (pecora-capra, pecora-vacca, capra-vacca, pecora-capra-vacca). Possono partecipare prodotti a marchio (Dop, Igp e Pat) ma anche senza alcuna iscrizione a elenchi particolari di denominazione, e a pasta semidura, dura, erborinati, croste fiorite, croste lavate. Il concorso, di cui Dissapore è media partner, si terrà il 7 e 8 ottobre e il modulo di iscrizione e la scheda tecnica vanno inviate entro il 15 settembre 2023 a concorsocaseario@pastoriziainfestival.it

Il regolamento del concorso completo di scheda per l’iscrizione dà tutte le indicazioni dettagliate per partecipare.