Antonino Cannavacciuolo fa Cucine da Incubo. Sarà il nuovo Gordon Ramsay? E altre domande che non farei se fossi una giornalista migliore

Antonino Cannavacciuolo fa Cucine da Incubo. Sarà il nuovo Gordon Ramsay? E altre domande che non farei se fossi una giornalista migliore

Domani, mercoledì 15 maggio, comincia alle 21.55 su FoxLife l’edizione italiana di “Cucine da Incubo”, format interpretato negli Stati Uniti da Gordon Ramsay. In Italia a condurre il programma sarà Antonino Cannavacciuolo, chef e proprietario del ristorantone Villa Crespi, sul lago d’Orta.

La stampa generalista ha già incoronato Cannavacciuolo come “il nuovo Gordon Ramsay” (esempi: qui e qui , con quel peculiare tic giornalistico per cui qualcuno è sempre il nuovo qualcosa (un atteggiamento che mi irrita particolarmente da quella volta che il nostro editore, qui a Dissapore, ha presentato una nuova editor dicendo che

ERA LA NUOVA ME,

e io e lei abbiamo dovuto necessariamente prenderci a borsettate nel corso della riunione di redazione per sistemare la cosa).

I due chef, in effetti, sono accomunati dalle enormi difficoltà che i giornali trovano nello scrivere correttamente i loro cognomi (Ramsay ✓ Ramsey ✗) (di niente) e dall’indole collerica sì, ma in modo televisivamente accattivante.

Il programma, dicevamo: le Cucine da Incubo del titolo sono ristoranti a (sventurata) conduzione familiare le cui sorti saranno raddrizzate dall’intervento dello chef, deus ex machina che provvederà a ristrutturare la sala, a insegnare al cuoco qualche trucco del mestiere e a diffidarlo dal servire ai clienti paganti la muffa che cresce nel frigo (un piatto tributo a Infinite Jest).

L’originale Kitchen Nightmares, trasmesso in Italia da Real Time, è una sorta di MasterChef senza le parti in cui la gente cucina e dove rimangono solo le strigliate, mentre Gordon Ramsay dice molte, molte volte “fucking“.

Insomma, è un ottimo programma.

Come sarà la versione italiana?

Antonino Cannavacciuolo

Per ora, sembra promettente. Cannavacciuolo, che pare il Mangiafuoco di Pinocchio, ha un’aria intimidatoria e un senso naturale dei ritmi teatrali. In più, ha le capacità imprenditoriali necessarie per consigliare i ristoratori e uno straordinario talento in cucina, vedi sotto.

Cannavacciuolo Insalata liquida di riccia con stracciatella di bufala crudo di scampi trucioli di pane e acciughe

(Questa è l’insalata liquida di riccia, stracciatella di bufala, crudo di scampi, trucioli di pane e acciughe di Villa Crespi. Cannavacciuolo fa comfort food ai massimi livelli, una cucina d’autore che fa desiderare un badile in mano, invece di una posata, per meglio ingozzarsi.)

Fin qui, la spiegazione del perché Cannavacciuolo. Ma un dubbio rimane: perché un ristorante dovrebbe accettare di essere ritratto in modo così poco lusinghiero in un programma televisivo?

Certo c’è la ristrutturazione gratuita della sala, e la consulenza di un grande chef è senz’altro un valore aggiunto. Lo scotto da pagare, però, è vedere il proprio lavoro – qui non siamo a Masterchef, dove i concorrenti sono dilettanti in cucina – ridicolizzato di fronte a un’ampia platea.

Ma del resto, il disturbante SOS Tata riceve continue candidature per il dubbio privilegio di essere pubblicamente additati come pessimi, pessimi genitori. Quindi, insomma: tv.

*Le prime due erano stelle Michelin. Quest’ultimo era un asterisco per spiegare. È che ho deciso di non usare più il termine “pluristellato” ma al momento non mi sovvengono alternative migliori.

[Crediti | Link: La Stampa, Ansa, L’Espresso, Sos Tata Tv,  Foto: Bob Noto]