Cakebarring: quale uomo resisterebbe a una donna che sa fare le torte?

Cakebarring: quale uomo resisterebbe a una donna che sa fare le torte?

Ehi, dico a te che hai intenzione di trascorrere l’estate chiusa in casa perché il selfie (sì certo, l’autoscatto) che hai messo nel profilo è talmente filtrato che nessuno ti riconoscerebbe; dico anche a te, che ti struggi perché vedi lui online su WhatsApp ma non risponde ai tuoi messaggi.

Ti do un consiglio: impiega il tuo tempo libero in un modo migliore.

A fare torte, per esempio. Molto più efficace di slogarsi la clavicola davanti allo specchio nel tentativo di un autoscatto perfetto o di controllare ossessivamente gli ultimi accessi e immaginare scenari nefasti che poi corrispondono sempre alla verità.

Si chiama Cakebarring, è la strategia 2013 per trovare un fidanzato e si compone di pochi e antichi elementi: una donna sola, prodotti da forno, un locale ben frequentato, la motivazione necessaria a farti uscire di casa per conoscere un uomo.

Il piano è molto semplice, basta fare una torta e portarla in un locale, lasciando che sprigioni il suo potere di speciale magnete in grado di attirare i ragazzi (cibo gratis!), facendoti al contempo sentire meno sola (sei in compagnia di una torta, diamine!) e più desiderabile (sempre per via della torta…).

Approfittate del fatto che il cakebarring non è ancora una vera e propria tendenza, infatti nel mondo esiste una sola persona che lo sta facendo, la blogger americana Audrey Shulman, e lo sta documentando nel suo blog con risultati che a lei sembrano soddisfacenti: con l’obiettivo di preparare 50 torte in un anno e visitare altrettanti bar, dopo 18 torte, ha collezionato ben 3 numeri di telefono.

Non mi sembra un risultato così mirabile, penso. Penso anche che avrei qualche dubbio sull’uomo che accetta di mangiare una fetta di torta fatta da una sconosciuta seduta in un bar. E, se fossi un uomo, fiuterei quell’inconfondibile odore di disperazione seriale che uccide sul nascere qualsiasi miccia di flirt. Ma non voglio spegnere gli entusiasmi di coloro le quali hanno appena preriscaladato il forno.

Del resto, non siamo qui per me, che ho superato l’età degli abbordaggi nei bar e non sono brava a fare torte, siamo qui per capire se effettivamente con una torta si possa trovare l’uomo dei sogni (o almeno quello dell’estate) e usare il cakebarring come ultima e promettente alternativa all’abbracciare definitivamente il nubilato e passare in casa l’estate con il proprio cane o gatto, ribattezzato “Emily Dickinson” per l’occasione.

Non voglio certo sottovalutare il potere di seduzione di una torta, per carità, e sicuramente una torta fatta in casa è meglio di una bella foto del profilo per agganciare un ragazzo.

Dico davvero, sono convinta che il cibo sia il migliore alleato di qualsiasi tecnica di seduzione,  ma basta una torta fatta in casa? Voi quali metodi collaudati consigliate o quali avete usato?