Masterchef Italia 4 | 22 gennaio 2014. La Twittercronaca

Masterchef Italia 4 | 22 gennaio 2014. La Twittercronaca

Rieccoci. Ci eravamo lasciati con dei sospesi, perché la tecnologia non ci è stata amica e si è mangiata la parte finale della twittercronaca di settimana scorsa. Per ricapitolare velocemente sulle cose basilari, Viola è andata a casa.

Colpo di scena e soprattutto colpo basso per i suoi tanti twitter fan che hanno cinguettato piagnistei per tutta la settimana. Ma ormai è andata e noi siamo pronti alla nuova puntata. Il punto della situazione:

 

Si ricomincia coi 3 giudici belli carichi che propongono una nuova misteriosissima mistery box, misteriosa per davvero stavolta. Sotto alla scatola c’è una busta nera. Oddio, quasi agghiacciante come la luna nera della zingara.

 

 

 

In realtà si scopre che dentro la busta ogni concorrente ha il nome di un avversario, per conto del quale dovrà fare la spesa. Quei birbantelli degli autori quest’anno vogliono la rissa, fomentano la competizione sleale.

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Che meraviglia! Aspetta, mi siedo più comoda e metto nel microonde la busta di pop corn. Naturalmente, manco il tempo di pensarlo, gli aspiranti MasterChef stanno già architettando diabolici e improponibili abbinamenti per mettere gli altri in difficoltà.

E, tra tutti, il popolo di Twitter ha già ampiamente fatto intendere chi è il concorrente che meriterebbe il peggio in commercio…

 

 

Iniziano le danze: si aprono le buste, si incrociano sguardi in cagnesco, si preparano vendette. Ad esempio, il conte Giuseppe deve fare la spesa per Filippo, che è tanto amato da Twitter quanto tra i concorrenti.

La scelta cade su una miriade di ingredienti, tra cui anche banane e mortadella. Da usare rigorosamente insieme.

 

 

Federica fa la spesa per Nicolò come fosse il suo nuovo amore, gli altri ci vanno giù pesante, a parte Paolo che si imbarazza molto nella parte del cattivo. O, se preferite, è imbarazzante in qualsiasi versione.

 

Intanto in studio si parte a cucinare, o meglio ad assemblare ingredienti agli antipodi, cercando spasmodicamente di evitare il “paciugo”, ossia quel pasticcio che si faceva coi detersivi, le creme e i cotton fioc nel lavandino a 6 anni. (Lo facevo solo io? Nel caso scusate).

In tv loro sudano e lavorano, su Twitter si conversa amabilmente del più e del meno.

 

 

Non ho capito bene come scelgano i tre migliori della mistery box ogni settimana senza assaggiarli, mi è ancora ignota la tecnica del “sulla sfiducia”, ma succede sempre e pure stavolta. I 3 migliori della prova sono, a sorpresa, Nicolò, Federica e Filippo.

Ok per i piatti dei primi due, in effetti sembrano carini, ma Filippo cosa mai può aver tirato fuori mescolando mortazza e banana? Sono scettica.

Eppure Bastianich, Cracco e Barbieri annuiscono come quando “è un sì”. Ma Bastianich, incuriosito dalla gradevolezza di un piatto che doveva essere un obbrobrio, lancia l’anatema: “ma la banana l’hai usata?” (libera traduzione).

Il conte veste momentaneamente i panni di un RIS di Parma e ispeziona la postazione di cucina di Filippo per capire quanta banana è stata usata nel piatto.

 

 

 

Dopo l’esilarante teatrino dove, causa banana, si sprecano doppi sensi, viene incoronato vincitore della prova Nicolò. Lo dico? Ma sì, lo dico: io sono contenta. I <3 Nicolò, faccia che ride.

Il vincitore, come da copione, si trasferisce in dispensa coi giudici e (ce lo dicono da giorni, non è nemmeno una sorpresa) fa la sua comparsa regale l’ospite d’onore della serata: Iginio Massari. O meglio, Iginio Massari e il suo ghigno satanico, inutile che tenti di nasconderlo.

 

 

 

La prossima sfida ha a che fare con la pasticceria. E che pasticceria. A parte essere d’autore, a parte dire che Massari è il numero uno indiscusso, a parte la reverenza dei giudici nei suoi confronti, a parte tutto poi appaiono sullo schermo le torte nuziali di Massari.

Che io posso anche cercare di difendere in nome di una questione di principio, ma francamente risultano indifendibili. Vagamente datate. Vagamente kitsch. Ma solo vagamente, eh. Il resto non l’ho detto io, ma lo hanno detto loro su Twitter.

 

 

 

Insomma i modelli da seguire già non solo il massimo, metteteci anche che la prova di pasticceria semina sempre un panico assoluto nei concorrenti.

Nicolò sceglie tre rivali a cui rendere le cose ancora più difficili, facendogli fare una torta a due piani e non uno. I fortunelli sono: Filippo, Stefano e Simone. E non lesina argomentazioni.

 

Maestro Massari, intanto, mostra ai concorrenti come si fa una torta nuziale seria. Ad esempio si prende il biossido di titanio, poi…

 

 

 

Dilaga la disperazione pura in studio. Questa storia della scienza in pasticceria è una rovina, come al solito. Tra i fornelli c’è chi monta panna o uova con la foga di un centometrista, chi butta via il pan di Spagna e lo rifà da capo, chi suda 7 camicie.

E intanto lui, Iginio Massari, con il suo sorrisino sornione e le braccia incrociate si gode lo spettacolo, nutrendosi delle ansie dei concorrenti come un vampiro da zucchero.

 

 

 

Fondamentale per la riuscita della prova è la decorazione. Gli sposi zuccherini devono sormontare la torta, in vero stile matrimonio che non s’era da fare. I concorrenti rischiano di farla finire in tragedia soffrendo pene atroci sotto le lampade da pasticcere.

Ma le due ore sono finite e siamo arrivati al dunque. Le torte vengono assaggiate tutte. C’è chi ha lavorato discretamente, chi così così, chi ha fatto obbrobri nella forma e nella sostanza.

Tra questi c’è Paolo: eccolo lì con la faccia insopportabile da pulcino bagnato. “Merda”: Bastianich lo ripete più e più volte, facendo roteare in mano un disco simile a una torta nuziale, ma non può esserlo davvero.

 

 

Anche Stefano ha dato il peggio. E il Maestro allieta il pubblico con una citazione notevole.

 

 

 

Poi è la volta di Arianna, che ha fatto il suo, ma gli sposini di zucchero sopra alla torta proprio no. “Non mi piacciono, li trovo brutti, io non li metto”. Apriti cielo, ora Massari le spara l’onda come Goku in Dragon Ball.

 

Tutto il nostro appoggio ad Arianna, la sovversiva che è stata l’unica a dire al maestro che le sue torte non erano proprio un bello spettacolo. Ovazione. E comunque, non potendo picchiarla selvaggiamente, Massari attua una protesta bianca e non assaggia la sua torta.

“Non mi hai fatto niente, faccia di serpente”. Amelia, intanto, presenta il suo capolavoro: una torta anche ben riuscita, che però ha visto il crollo plastico dei suddetti sposini di zucchero. Una visione che ispira il nostro Bastianich.

 

E poi c’è Chiara. Un’artista incompresa e inconsapevole, che se fosse per Sgarbi verrebbe schiaffeggiata virtualmente a suon di “capra, capra, capra”.

 

 

Ed è proprio Chiara ad uscire: via il grembiule, torna dai suoi funghi. Che cattiveria però mandarla a casa senza averle fatto cucinare manco un porcino.

 

 

Vince Federica. Prova decisamente divertente, fino a qui la puntata mi è molto piaciuta. Pensate che qualcuno ha anche buttato lì un possibile flirt tra Nicolò e Viola. Imbarazzo diffuso.

Ditemi che Viola non era fidanzata e come tutte quelle del Grande Fratello non ha fatto la cazzata in quasi-diretta?

 

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Milano, esterno giorno. Grattacieli, bella gente, musica cool. L’esterna di MasterChef stavolta visita la settimana della moda a Milano, e una domanda sorge spontanea:

 

Comunque, non badiamo agli stereotipi: qui le cose si fanno serie. I nostri eroi, visibilmente sovreccitati dalla condizione straordinaria come dei liceali in gita a Barcellona, devono dare da mangiare (spiega Barbieri) “agli ospiti dell’aftershow della sfilata di Tom Rebl con un cocktail rinforzato”.

La supercazzola? Mia madre a questo punto avrebbe già spento la televisione. Traduco: fare cibo esteticamente all’altezza per un centinaio di invasati della moda e pseudo-vip, stuzzicandoli con sapori più o meno delicati.

Sfilano immagini del pubblico a cui sarà dedicato il menu. Aveva ragione mia madre a voler spegnere la tv.

 

 

 

 

Si schierano le squadre: la rossa, capitanata da Federica, è quasi tutta al femminile: Amelia, Maria, Silvana, Valentina e Nicolò. Nella rossa, capitanati da Simone, ci sono Giuseppe, Filippo, Paolo, Stefano e Arianna.

 

 

Sì, va bene ma voi lo stilista lo conoscete? No, perché io non ho capito bene chi sia.

 

Comunque c’è poco da perdere tempo. Le due squadre hanno una lista enorme di cose da fare…

 

 

 

 

…anche se nel frattempo Bastianich saluta tutti e va a godersi la sfilata.

Parte la sfida: c’è chi è addetto al gazpacho, chi alla guacamole, chi toglie la sabbia dai tartufi di mare, chi urla, chi sbraita, chi si fa prendere dal panico. Intanto, in un luogo pieno di glamour non troppo lontano Joe Bastianich infila una scarica di personaggi da fashion week che sono bersagli troppo facili.

Troppo, quindi vado oltre.

E oltre c’è che è ora: la sfilata è finita e i modaioli hanno fame. E, a dispetto di tutto quello che è stato detto su Twitter finora, questa gente ha ben presente l’uso della mascella. Magnano, magnano! E hanno pure da dire.

 

 

Il problema è che qualche acuto gourmand deve avere scambiato dei semi di fruit passion per della sabbia, e si sa che la sabbia non è tollerata a MasterChef. Quindi va a finire come noto e vince la squadra blu.

“Le rosse” con Nicolò vanno a sfidarsi all’ultimo sangue al pressure test. E che pressure! Di nuovo un applauso agli autori che volevano il sangue, ma non ci sono riusciti, per poco.

La prova vede due batterie in una sorta di “1,2, 3 stella” come facevamo da piccoli. Chi prima finisce avanza, e per avanzare bisogna passare da tre gogne: aprire 5 capesante, aprire 5 ostriche, aprire una granseola.

Sgomento.

 

 

 

Ogni strumento è lecito. Ogni sfida è quella della vita.

 

 

Alla fine restano Silvana e Maria per l’ultima sfida: ai fornelli dovranno comporre un piatto degno con crostacei e molluschi che hanno tentato di aprire. Sono agguerrite, ma per davvero.  Solo che Maria sembra un replicante integerrimo, Silvana un po’ meno.

 

E infatti, ahimè, non ce la fa. Alla fine mi era simpatica, anche se non ci vedevo grandi doti da MasterChef.

 

 

 

Ci vediamo qui tra una settimana? Se mi dite di sì, la prossima volta apro per voi una granseola.

[Crediti | Twitter, @MasterChef_it]