Masterchef si unisce a XFactor e altri scoop sulle prossime 4 stagioni

Masterchef si unisce a XFactor e altri scoop sulle prossime 4 stagioni

A terza stagione inoltrata, con l’incubo Rachida sempre più devastante, autori e produzione di Masterchef non si siedono sugli allori. Sanno che i continui record di ascolto vivono sull’onda lunga del definitivo sdoganamento nazional popolare del programma. Ma  i fan della prima ora scalpitano, denigrano, twittano. E il format va svecchiato.

È stato questo il tema della riunione top secret tra produzione e autori, significativamente intitolata “Non si vive solo di marocchine eccentriche, lacrime e doppi sensi: il pubblico vuole sangue, sesso e catifight nella farina“.

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L’incontro si è tenuto in una segreta stanza di frollatura della McDonald’s Italia, ma un nostro insider, pagato a supplì e lampredotto, ha rischiato la vita per amore della verità. Ecco su cosa saranno centrate le prossime quattro stagioni di Masterchef, con la vera rivoluzione prevista per l’edizione del 2017-2018.

Edizione 2014-2015.
Per il prossimo anno l’unica grande novità sarà quella di portare la deriva drammatica dello show a livelli indicibili. La logica de “Il mio unico sogno nella vita è diventare chef, altrimenti mi reputo un fallito e piango copiosamente a ogni rischio di eliminazione” deve essere avvertita come più vera dal pubblico. Per questo la selezione conterrà solo gente che ha tentato il suicidio e con chiari segnali di squilibrio.

L’effetto competitivo sará deflagrante, come la possibilità che ci siano decessi. Ma solo accidentali, per quelli reali dovremo attendere. Per scongiurare l’effetto depressione sono previste l’esterna al carnevale di Rio e una al Full Moon Party in Thailandia, mentre la barzelletta gastronomica di Berlusconi sulla mela che sa di fica sarà mandata in loop durante tutti i pressure test.

Edizione 2015-2016.
Sarà l’anno della grande fusione tra Masterchef e X Factor e il trionfo della cucina cantereccia. La struttura del programma non muterà a fondo ma i concorrenti saranno giudicati anche per l’intonazione. Scelti i tre piatti migliori però ci sarà una prova solo canora. La questione più urticante riguarda i giudici. Cracco e Bastianich non sembrano essere convinti, Barbieri è più possibilista, anche se l’idea di condividere il proprio giudizio con Morgan lo rende molto inquieto.

Certa la partecipazione della Ventura che si produrrà anche in una prova tecnica per ispirare i concorrenti: i saltimbocca alla romana su base di The Final Countdown degli Europe. Al vaglio l’ipotesi di distruggere totalmente la concorrenza inglobando anche Servizio Pubblico. Secco il no di Travaglio: “quel Barbieri lì, nel 1982, non ha pagato una multa per parcheggio in doppia fila“; convincibile Santoro se vengono garantite esterne dal sapore giornalistico.

Edizione 2016-2017.
L’idea è di fare un Masterchef speciale in cui i contendenti sono tutti politici. L’ipotesi però può prendere piega solo se perdura un altro duennio il governo Letta, con la successiva e violenta destituzione che trasformerebbe Camera e Senato (che non sarà più abolito) nel set di un serial americano sulla sodomia ai tempi dell’antica Roma.

Sicure le partecipazioni della vecchia guarda annoiata: Casini, Fini, Gasparri, Veltroni, Bindi, Finocchiaro, Bertinotti e D’Alema. Scettiche le nuove leve impegnate in un parallelo talent inventato da Farinetti e girato nella sede di Eataly che aprirà a Gerusalemme. Monti si è detto combattuto, ma dovrebbe essere lo special guest nella mistery box contenente solo aglio e olio di palma. I giudici dovrebbero essere Bossi, Formigoni e Laura Boldrini.

Berlusconi dovrà rinunciare in quanto Presidente della Repubblica; come Grillo, illuminato Presidente del Consiglio e dell’Economia (con il ritorno alla lira nessuno se l’è sentita). Numerose le esterne carcerarie per cucinare un pasto ai vecchi amici.

Edizione 2017-2018.
L’anno della grande svolta, quello in cui la vena sanguinaria dello show potrá finalmente esplodere. Nei prossimi G8 verrá infatti creata una piattaforma mondiale di streaming dall’imponente potenzialità commerciale. La televisione diventerà uno spettacolo mondiale senza palinsesti nazionali, a patto che si ridiscuta l’obsoleto diritto alla vita che frenerebbe gli slanci piú redditizi di gran parte degli show.

Nonostante l’Italia non sia tra i paesi in prima linea sulla battaglia per arrivare all’agognata morte in diretta (perché sempre più interessata alle lacrime in diretta) è conscia di quanto Masterchef ne trarrebbe vantaggi. Il talent diventerebbe infatti la versione gastronomica di “Hunger Games”, ma per evitare la complicità in omicidio, sarà il pubblico da casa a garantire la vita al migliore dei cuochi. Possibili le modifiche al titolo. Papabili: Masterchef – ne rimarrà soltanto uno, Masterchef Game: il cuoco immortale.